Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963
articolo. Limitiamoci, dunque, a dire che, a mano a mano che si andava verso la colonizzazione industriale e commerciale, non erano più i coltivatori che ce> Ionizzavano, bensì i commercianti e gli industriali. Con la nascita degli Stati prima, degli Stati moderni poi, mercanti ed industriali si sono avventurati in paesi sempre più lontani, facendosi sostenere dai soldati: è così che la coloniz· zazione è diventata un'avventura militare, con paesi interi mantenuti sotto il giogo degli eserciti, i quali garantiscono a commercianti e ad industriali il più vergognoso sfruttamento. Poi, quei paesi « colonizzati « giunsero alla « maggiore età » politica ed aspi• rarono all'indipendenza e più tardi - all'inizio di questo secolo - entrarono a far parte del ciclo infernale della concorrenza ... Gli americani non potevano gettarsi nell'avventura senza battersi contro le nazioni europee che avevano già colonizzato il mondo. D'altronde, essi stessi avevano cominciato la loro esistenza come colonia inglese; ma, avendo trovato una forma di politica, se non razionale almeno stabile, cd avendo avuto la sag– gezza di non prender parte a nessuna guerra fino al 1917 (esclusa la guerra di secessione), gli americani conobbero la più straordinaria e rapida ascesa che la storia ricordi. Il loro metodo consiste nel conquistare i mercati soltanto con la guerra economica e, in questo genere di guerra, sono i meglio armati perchè i loro prezzi di costo sono i più bassi del mondo. Se non vi fossero state le barriere doganali che le vecchie metropoli europee avevano elevato tra le loro colonie e l'America, da lungo tempo l'America sarebbe stata il centro commerciale del mondo. Oggi, quelle barriere o sono saltate o le hanno fatte saltare e gli americani non cessano di tentare, con i loro prezzi, i popoli co– lonizzati, eccezion fatta, al momento, per Cuba. E' questa tentazione permanente che gli economisti chiamano metropoli• smo economico. Per conservare l'India nella sua orbita, l'Inghilterra fu costret– ta a diminuire i prezzi dei suoi prodotti e ad aumentare il prezzo di quelli cm:, comprava altrove. Non riuscì però a conservare l'Africa. Gli americani sono a Rabat, ad Algeri, a Dakar, a Leopoldille. Attualmente cercano di installarsi - con molte difficoltà, è vero - in Egitto. Sono riusciti ad installarsi in tutti i paesi del Medie>Oriente ed arrivano al Kenia, all'ex Sudan egiziano ... Come è avvenuto ciò? Sfruttando le aspirazioni dei popoli alla libertà ed all'indipendenza - pa– ravento di questa conquista - ed installandovi le classi agiate le quali, così, consolidano il proprio potere. I popoli? Essi cadono in questa trappola. Per quanto tempo ancora? Quando ne potranno uscire? Dovrebbe essere i.I compito dei libertari, direi «missione•, se Marx non avesse alterato il significato dell'espressione. Sarebbe la più bella occasione per parlare a questi popoli il linguaggio della vera libertà, il quale, a mia cono– scenza, nessuno mai ha saputo rivolger loro. PAUL RASSINlER (Traduzione di M. P.) 563
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