Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963

{oro esperienza dovrebbe servire anche agli altri, perchè « se la guerra rlspar. mierà il mondo, numerose nazioni si troveranno, in un prossimo avvenire, In una situazione sociale che rassomigJierà a quella della Svezia» (5). Ma si sot– tolinea, « il nostro tentativo potrebbe non riuscire se la Svezia prèsentasse un caso eccezionale, ai margini delle evoluzione generale dei tempi modernJ. Ma noi crecUamo che, in realtà, la Svezia non offra nè meriti nè deficienze che la distinguono dagli altri paesi del. mondo» (6). Per qucslo, in un paese in cui il costante sviluppo economico-sociale assu– me forme accelerate ed ardite - non per una costante pressione rivoluzionaria, ma per un continuo gioco d'interessi - non meraviglierà eccessivamente se le for.t.e e gli organismi di estrema sinistra si adeguano a questo gioco di prati– cismo e se affermano che, « dato il suo livello di vita stesso, l'operaio svedese non è più un « proletario » nel senso delle teorie classiche, ma conduce wia esistcn7.a da piccolo borghese. Questo significa che non è più sensibile alle proclamazlonf rivoluzionarie d'altri tempi e che la propaganda tracUrlonale ha perso ogni effetto su di lui» (7). Arrivati a questo punto e precisato quanto sopra, evidentemente la S.A.C. doveva passare all'aggiornamento della sua tattica, come del resto ha fatto nella Dichiarazione di Principi e nello Statuto dell'Organizzazione. Sono questi due documenti molto importanti e che, più che delle parole dette in un incontro, precisano la portata della nuova presa di posizione. In un paragrafo della Dichiarazione di Princìpl, si dice: L'anarco-sindacali– smo si oppone alla statizzazione della vita economica, sociale e culturale. Si indirizza a tutti gli esseri umani che si oppongono allo sfruttamento sotto ogni forma: si richiama a tutti quelli che sono contro ogni privilegio economico e che sono dlsposli a partecipare alla lotta in favore di un ordine sodale in cui tutti I produttori avranno la possibilità di partecipare alle gestione del m'ezzl di produzione, come membri di gruppi cooperativi di produzione, un ordine in cui, sempre più, ogni membro della società avrà la possibilità d'Intervenire attivamente nella vita politico-sociale decentralizzata suJla base delle autonomie municipali e regionali »•., E come scopo della sua lotta, l'anarco-sindacalismo s'impegna:·« a collabo– rare alla creazione di una economia cooperativa di carattere socialista liberta– rio e tende alla organizzazione cU federazioni internazionali fra comunità coo– perative di produzione nelle quali vede t primi germi di un futuro del sociali– smo libertario. L'anarco-sindacallsmo considera ogni forma di attività cooperativa, come la cooperarlone dei contadJni e quella delle professioni indipendenti - nella nùsura in cui non vi è sfruttamento di mano d'opera esterna nè rifiuto alla so- (5) Op. cit. pag. S. (6) Op. cit. pag. 8. (7) Prefazione all'op. cit. pag. 5. 555

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