Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963

riceve spesso. Non esiste catechismo, penitenze, novene e prediche senza questua. l'anatema risuona nelle cappelle contro coloro che si mostra– no avari verso la Chiesa, ed i poveri danno. Si esortano i poveri a tirar fuori dal Purgatorio i loro parenti morti, ed essi danno. l seminari sono delle scuole di i– gnoranza dove si insegna a non pen ~are ... Molti ecclesiastici si occupano di t:<lucazione con un successo mate– riale molto soddisfacente. Il numero dei collegi tenuti dai Preti è assai grande e dà buoni benefici, I miglio– ri alunni di queste istituzioni passe– ranno gli esami di ammissione alle scuole governative, ma diventeranno raramente degli uomini d'ingegno. Se qualcuna di queste scuole è relativa– mente buona, quelle dove non si im– para nulla e dove le forze intellettua– li si consumano nell'ozio e nella me– diocrità dello spirito clericale, sono numerose ... Per i preti delle città un mezzo di fare fortuna è anche quello di con– ~~1crarc delle cappelle alle madonne di moda e fare cosl soldi sulla cre– dulità ... Il clero rurale - vero fossile cle,•jcalc - non impara nuUa, ,non dimentica nulla e due o tre piccoli interessi bastano a tutla la sua vita. Del resto ,essi preparano ogni anno la festa del santo protettore. La sera, tre ore di fuoco d'artificio terminano una festa che costa cinque volte cli più che l'istruzione elementare della località. Di che cosa vivono gli abitanti della città della miseria? Bisogna aver vi– sto mani;iarc questa gente per poter credere. Questa alimentazione ingan- na la fame, ma non la sazia; chi non ha neppure questa magra pietanza va - spinto dal bisogno - a cercare qualcosa nelle immondizie. Nella vecchia Napoli, gli analfabeti sono numerosi e la grande maggio– ranza di quelli che sanno leggere usa– no poco di questo privilegio•· Si dirà che in fondo si tratta di .:o– se viste ottant'anni fa e che il pro– gresso, .. Ecco allora un brano tratto da una inchiesta, opera di due onesti napolt!– tani e apparsa appena quattro ~nni or sono, un'inchiesta che un meridio– nalista come il compianto Salvemini ha definita • il più bel libro che sia staio pubblicato su Napoli in ques1i ultimi cinquant'anni•: • L'espressione più evidente di que– sto • arrangiarsi • è l'ambulantato il quale annovera il venditore cli pietri– ne per l'accendisigari. il fortunato possessore di una « accorsata » ( forni– ta) bancarella con tanto di licenza per la vendita, l'ambulante venditore di caramelle e cbewing-gum. Chi vive rattoppando i tendoni dei camion o rabberciando qualche rara sedia di paglia o cucendo fodere di guanti per tirca trecento lire ogni • façon • (150 paia); chi procura abiti e corredi Ja sposa a lunghissime rateazioni setti– manali (100 lire alla settimana circa), chi organizza lotterie pluriquotidiane (arrlffe) nel suo vicolo; chi dà dana– ro ad usura, gli ultimi guappi ingag– giati per funzioni elettorali dai poli– ticanti o quale eh:mento decorativo dai gitanti per Montevergine; chi ven– de scongiuri e pacchetti di incenso contro il malocchio, chi fa lo sbriga– faccende presso i tribunali e gli uffici. C'è l'esercito dei suonatori e delle 501

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