Volontà - anno XVI - n.8-9 - agosto-settembre 1963
nel movimento operaio, concretamente, nel.la Confereraciòn Nacional del Tra. bajo. ha ottenuto un solido consolidamento. Tuttavia, le lotte fra militanti, in occasione del e treintismo » e di alcune altre correnti riformiste è evidente che seminarono confusione fra i produttori in generale .. Si deve poi quindi attribuire una buona parte delle cause dell'allontana• mento e della indifferenza delle masse operaie al riguardo delle idee anarchiche alle liti, scissioni e defezioni ,•erificatcsi, in una parte o nell'altra, fra gli stessi anarchici. E ciò senza tener conto di chi, per principio si è disinteressato di qualsiasi contatto con gli ambienti sindacali, considerando il sindacalismo in generale come uno sdrucciolevole riformismo: Jean Grave ed alcuni collaboratori del suo giornale, e Les Temps Nouveaux », la pensavano cosl. Nello stesso modo hanno operato, in uno o nell'altro paese, rispetto al sindacalismo gli anarchici individualisti. E' comprensibile che le differenze interpretative fra gli anarchici abbia– no innuito in senso confusionista entro l'ambiente sindacale operaio se tenia– mo conto che la maggioranza dei lavoratori suscettibili df simpatizzare con punti di vista anarchici, è stata privata di un criterio personale elaborato a base di studio e di proprie osservazioni. Attenendosi quasi sempre al criterio altrui e ritenendolo come buono. quando gli si presentarono pluralità di con– cetli in lotta, ognuno dei quali pretendeva di essere il migliore, il lavoratore ha finito con lo stringersi nelle spalle e col non voler sapere completamente nulla. C'è anche la ragione che una buona parte dell'azione di proselitismo in alcuni luoghi non ha risposto alle condizioni di tipo economico proprie del paese. Citerò un esempio: diversi anni or sono, ascoltai. a Parigi, una confe– rcn1 ... '"t di un professore francese, di idee anarchiche, di recente arrivato dal Nord-America. Ci parlava delle condizioni di lavoro di una grande parte del proletariato yankee, degli impiegati nella azienda Ford ed in altri stabilimenti industriali importanti. Disse che il loro standard di vita permetteva loro di avere un focolare confortevole e di disPorre di automobili moderni e che nelle fabbriche c'erano economati per l'acquis10 dei viveri di buona qualità e con una riduzione di prezzo. Riferl il fatto che frequentavano campi sporth•i e sale di ricreazione messi dalle fabbriche e dai laboratori a disposizione dei loro operai cd impiegati. Ed il compagno in questione ci diceva: « Come si può an• dare a dire a questi lavoratori che lo sfrullri.mento capitalista porta con sè la 457
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