Volontà - anno XVI - n.7 - luglio 1963
ticamente, la parte contadina col loro slogan • For An lndust.rial Workers Re. volutlon •, la CGT messicana completamente frantumata ... Naturalmente, esistono ancht, le responsabilità altrui, per come si è detto inizi~lmente. Se affermassimo enfaticamente che l'anarchismo ha perduto la sua influenza nel movimento operaio perchè noi libertari abbiamo praticato jJ suici• dio collettivo, falseremmo la verità. Vi sono stati fattori esterni che hanno pesato enormente sulla bilancia. Uno, dei più notevoli probabilmente, è stato iJ miraggio che la rivoluzione russa esercitò nei ceti operai negli anni 1917 e seguenti. Bisogna tener presente che sin dalla fine del secolo XIX si respirava l'aria dell'avvenimento incontenibile, imminente e inequivocabile della rivoluzione sociale. Tuili i rivoluzionari la vaticinavano e pochi erano coloro che non vede– vano il secolo XX irrompere nella storia della umanità la grande rivoluzione so– ciale, ereditata dal secolo precedente. Kropotkin, in una delle sue conferenze pronunciate verso la fine del secolo scorso, diceva: • La fine di questo secolo ci prepara una formidabile rivoluzione: che essa parta daHa Spagna, dalla Fran– cia, dalla Germania o dalla Russia, la stessa diventerà europea. Si propagherà in uno spaz.io di tempo imprevedibile come quella dei nostri nonni nel 1848 e abbraccerà tutta l'Europa• (5). Era un quakosa che si respirava con l'ossigeno e contagiava tutto il mondo. Quando la Rivoluzione nissa scoppiò, significò, per tutti i rivoluzionari, la realizzazione di quanto si aspettava quasi con calcolo matematico e ciò spiega la forma aperta e fiduciosa con la quale tutti i rivoluzionari del mondo dettero la loro approvazione all'avvenimento. Era qualcosa come la sublimazione di un • era scritto•• come una fatalità di Cassandra. Dovuto ad una legione di araldi che avevano vaticinato la rivoluzione sociale sia dagli ultimi anni del secolo XlX, anche la Rivoluzione russa potè guadagnarsi, agli esordi, si intende, le simpatie di tutti i rivoluzionari del mondo. La stessa CNT di Spagna subì l'urto e aderì persino alla III Internaziona– le (6) e, da quel momento, nell'lndoamerica in particolar modo, i movimenti operai d'influenza anarchica andarono decadendo per dar la strada ad altre in– fluenze e, fra queste, a quella, per nulla disprezzabile, che è quella • nazionali– sta" dei paesi nuovi. La Casa dell'Operaio Mondiale, in Messico, i Sindacati di Santo~. chiamata la Barcellona dell'America Latina, la consistenza libertaria del• le città portuali di Buenos Aires e Montevideo, andarono perdendo la loro vi• (5) L'Anarchia ncll'cvolu7.ionc soclallsta. (6) ::'.iò :wvcnoc al Ccmpuso della Comedìa nel 1919. La Conferenza Nazionale di S:irago7.Za (giugno 1922) rilrallò detto ac;:cordo. Dal che si deduce che, stando alle norme, continuiamo ad aderire alla Ili Jntcmaz.ionale, g;:.iccbc soltanto un nuo,-o Congresso può revocare ali accordi dei Congressi anteriori. 407
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