Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963
quali il Kibbutz ha fatto dare una rormazione speciale (da tre mesi a due anni) in queste materie. Si cons1..--1acosi una tendenza nell'Assemblea Genera– le a diventare passiva perciò che concerne le decisioni economiche, giacchè la complessità di qur.:sti problemi è divenuta tale che per potersene rendere con– to, è necessario averne una particolare preparaz..ione. Però ciò non significa che l'Assemblea Generale accetti sempre le proposte dt:I segretario o del co– mitato di produzione. I rapporti nel l;lVoro sono, ncll'insii.:mc, libe1 i ed uguali. Un responsabi– le di settore non C nulla di più che uno dei membri di quel settore. A volte, una stessa persona C responsabile di settore p.:r più anni: ciò si verifica allor– chè questa persona è di gran lunga la migliore e la più attiva o quando nes– sun altro accetta di assumere questo incarico. Ma anche in questo caso, non soltanto egli non avrà alcun potere economico sugli allri - il suo solo potere è quello morale - ma non ha, in nessun momento, la coscienza di essere un capo. E" ciò, senza dubbio, più di opni ahra cos:i, che forma l'unica atmosfe– ra del Kibbutz. Negli opifici spesso esiste una leggera forma di comando nel– le relazioni dei responsabili con gli altri membri. Questa situazione trova forse la sua origine nel fotto che, contrariamente all'agrjcoltura, numerosi opifici impiegano personale estraneo al Kibbut7 oltre ai membri del Kibbutz che vi lavorano e che ne assicurano la direzione. L'lmpiego di mano d'opera è natu• ralmcnte contrario al principio dei Kibbutzim, i quali hanno compiuto numero– si sfor✓.i per mettervi fine e sono riusciti soltanto a ridurlo, ma è, dal punto di vista economico, mollo difficile a superare. Jn qualche caso, l'impiego di un grande numero di gente estranea nelle fabbriche dei Kibbut.i: ha avuto delle conseguenze mollo nefaste: l'atmosfera politico-sociale degradò cd i membri del Kibbutz che dirigevano la fabbrica cominciarono ad agire come se essi ne fo~sero i padroni sino a vivere meglio degli ahri membri spendendo denaro, utilizzando gli automobili della fab– brica, ecc. Il più grande problema posto dal lavoro e dall'insieme della vita del Kib• butz è che per molti dei membri, specialmente per le donne, il lavoro non è attraente. I Kibbutzisti costituiscono una classe media, e non perchè siano dei bor• ghcsi, dipendente dal fatto della loro educazione e da ciò che essi si aspettano dalla vita; per quanto il loro duro lavoro e la loro condizione di non-sfruttatori naluralmente li avvicinino alla classe operaia. In conseguenza, essi desiderano che il loro stesso lavoro diventi più at• traente, ma il li\"ello tecnico della produzione non è tanto elevato da per– metterlo. 354
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