Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963

ducnzione; i suoi rapporti col prossimo sono sempre schietli e disinLcrcssati; le sue relazioni costantemente ispirate al miglioramento dell'uomo e come sin– golo e come socio; la sua anima candida è protesa sempre verso la finalità più nobile e più elevata: egli è l'amante sincero del progresso umano, ossia del pro– gresso morale e dei costumi, del progresso spirituale e interiore e subordina a questo ogni altro progresso esteriore e materiale, pcrchè è convinto che il ve– ro progresso non è nell'ordine delle idee e delle cose, ma nell'ordine dei senti• menti e della mo1·alità, non nel cumpo della scienza ma nel campo della co– scienza. Ma se il cuore dell'educazione è la moralità perchè in essa si esprime la .. ra– tio csscndi » dell'essere umano, la cultura, la professione, la salute dell'uomo non hanno nessun valore? Rispondiamo che Lutti questi alleggiamenti particolari della personalità u– mana sono indispensabili, ma non sufficienti, a caratterizzare l'atto o il fatto negativo, mentre la moralità esprime l'essenza stessa dell'educazione in quanto essa coincide con la libertà infatti la vera libertà si identifica con la moralità, e la moralità vera con la libertà; l'uomo è libero nella sua azione non quando soggia– ce al suo «io» risica e determinato, ma quando si rende capace di moralità o azio– ne realizzatrice del bene. La cultura diviene cosi uno strumento necessario sì ma insufficiente; la conoscenza resta dal punto di vista educativo, una condi– zione indispensabile in quanto concrelamcnLe è impossibile cd assurdo che la volontà possa volere il bene senza conoscerlo, anche se conoscere il bene non vuol dire volerlo e attuarlo: « Conosco il meglio cd al peggior mi appiglio», di– ceva il poeta per significare che non basta il sapere freddo a determinare la volontà libera cd autonoma. La verità che ci è data attraverso la conoscenza, se non è sentita come facente parte di noi stessi, ossia come verità morale, dif– ficilmente ci aiuta nell'evitare il male e nella realizzazione del bene: l'uomo conquistando il sapere supera la sua ignoranza strumentale, conquistando la moralità si conquista come libertà e quindi si educa. La scienza rende l'uomo paàrone della realtà quale è:, ci dà la consapevo– lezz.:t di ciò che siamo; la moralità ci addiLa la realtà quale deve essere, ci dà la coscienza del dovere essere; la scienza ci fa conoscere il fenomeno del rea– le, la moralità ci eleva verso i supremi ideali della \'ila; la scienza presenta il fatto nella sua concretezza casuale, la moralità ci orienta verso i valori ideali; la scienza si limita al perchè temporale, la moralità mira verso finalilà assolute; la scienza ci mostra un mondo dominato dal determinismo e dalla legge di ca• sualilà, la moralità ci guida verso un mondo di libertà e di amore. I valori teo– retici, senza i valori pratici, non iono di per sè educativi; la scienza senza la 346

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