Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963
)a stessa Scicni.a muoia per rinascere come Volontà. La libertà di pensiero, di credenza, di coscienza, questi fiori magnifici di tre secoli, ritorneranno nel ma– terno seno della terra perchè una nuova libertà, Ja libertà della Volontà si nutra delle loro piU nobili linfe. La scienza e la sua libertà sono state l'ideale di una epoca che s'è concretizzala negli splendori della filosofia ... Colui che d'ora in manti vorrà conservare la scienza, la perderà, mentre colui che s.:lprà rinun– ziarvi, la conquisterà i>. La scicnz:1 deve diventare un istin10 semplice cd umano~ deve rinascc1·e come volontà, giacchè se essa non sarà fusa con l'uomo, se peserà sull'Io senza lasciarlo libero cd alleggerirlo da ogni fardello, non potrà essere una scienza indi\liduale e, conseguentemente, non saprà preparare l'uomo alla vita. Il realismo, rifiutando ogni astrazione, cade nell'errore di ritenere che l'a– st,·azione sia nemica della libertà e della vita, mentre l'astrazione è l.1 \'Cra libe– ratrice dell'uomo jn quanto è libero l'uomo che sa elc\'arsi al di sopra di tutto il reale e che sa fare rientrare nell'unità del suo lo tut.e le sue cogniL.ioni e le ::.ueconqltiste. Se, dunque, lo scopo del progresso dei tempi consiste nel sospin– gere la libertà di pensiero sino a farla diventare libertà della \'Olonlà, scopo fi– nale dell'educazione non può essere la scienza, ma la \'Olontà, generata dalla scienza, ed il suo ideale supremo non potrà che essere l'uomo libero. La scuola - continua Stirncr - ci ha reso, sino ad oggi, padroni di cose ed anche della nostra natura, però non ha creato uomini liberi, non h.1 formato nature veramente libere, pcrchè, a ben vedere, la scienza da noi acquistata con– vive con la più grande miseria del pensiero e col più imponente avvilimento della volontà. Il servilismo domina nella pedagogia, come nel resto cd è per que– sta ragione che dai vivai • degli umanisti vengono fuori degli eruditi eleganti e facondi e da quelli dei realisti, degli uomini pratici, dei cittadini utili (brauch– b.1rc Bi.irgcr: utili bo1·ghesi), cioè degli uomini servili ... Il risultato dell'educa– zione scolastica è il filistcismo ». La suprema missione dell'uomo non è per1anto lo sviluppo della cultura,. ma la Selbstbcth3tigung, Ja manifestazione, la rh•elazione, la realiaazionc di se ::.tessi. Il che non significa rinunziare all'istruzione, pcrchè è risaputo che quando l'individuo ambisce a conoscere se stesso, naturalmente tenderà a combattere l'ignoranza che, quale barriera, ostacola la sua volonlà di liberazione e, una \'Oita compresa l'idea di libertà, riuscirà a liberarsi sempre più; solo gli uomini non istruiti adegueranno la loro istruzione alle •circostanze», restando o schiavi o proprietari di schiavi. , Se j'uc.i'T,.;,, ::0lto degli umanisti è inutile, l'uomo pratico dei re.:llisti è una contraddizione pedagogica sia per.:~-~ la scienza ha abbastanza dignità per as- 342
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