Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963
democrazie più evolute, per una sorta di inevitabile selezione, hanno già rag– giunto un aspetto che rispecchia più o meno chiaramente la realtà dei fat– ti, cioè che risponde al carauerc, per così, dire, bipolare ch'è proprio della Società dominata dallo Stato. Con la loro parte conservatrice e l'altra di opposizione, in un certo senso fanno capire che l'eterna altalena della pras– si sia tale è sempre quella; e che quan• do una democrazia, come l'italiana, si presenta con diversi simboli, cioè con diversi partili, questi, in definitiva, si possono riunire in due gruppi recipro– camente avversi. OC, PU, POIUM, e MSI, sono aspet– ti di una medesima volontà, di uno stesso istinto politico; vale a dire, nel nostro caso, che caratterizzano la clas• se che non intende abbandonare il po– tere. Dall'altra sponda, PCI e PST sono i due aspetti principali della cosiddet– ta opposizione, i quali, in caso di as– soluta vittoria, frazioneranno a loro volta quella che prima sembrava una compatta opposizione popolare, cioè si formerà una classe dirigente e una che Jovrà rassegnarsi ad essere diretta. 11 sorprendcn te regresso democri– stiano e la malinconica stasi del socia– lismo nenniano hanno pure qualcosa di comico, ammesso che si possano inter pretare con un cerro umorismo dei fatti che possono sempre implicare più disgrazie che liete !>Orpresc. Ora sem– bra che siano destinati a rimanere u– niti per la vita e per la morte, anche se la risposta dell'eleltorato al centro– sinistra è staia complessivamente ne– gativa; anzi, appunto per questo, poi• chè un altro fatto divertente è che la destra democristiana, suo malgrado, sarà costretta a fare buon viso ai so– cialisti nenniani. E <l'altro canto la simpatia che, nonos1ante il « miracolo economico», il popolo italiano ha di– mostrato per il comunismo, fa pensa– re che o si crede che il « miracolo co– munis1a » sarà pili vistoso e sostanzia– le di quello capitalista, oppure si trat• ta, come a proposito ha dichiarato un grosso giornale inglese. il « Times •, di « un'abitudine, quasi un atto di solida– rierà che il movimen10 operaio ripete ogni cinque anni, quale che sia dive– nuto il reddito dei votanti». (La pro– va, diremo noi, che In pressione psichi– ca del simbolo comunist=i si dimostra più efficace degli al1ri simboli). Comunque, certi connubi come il centro-sinistra, in politica, si rivelano praticamente impossibili; coniro natu– ra, per così dire, come un accoppia– mento sessuale tra specie diverse. An– che se, ad una analisi spregiudicata, i fautori del «centro-sinistra» rivelano la preveggenza, sia pure non del tutto consapevole come fine, del capilalismo più accorto, allo scopo di assimilare c.iò che vi è di buono o di razionale nel socialismo in genere; e questo per non inimicarsi, irrimediabilmente, la classe lavoratrice; così come le più e– \'Olute classi dirigenti - acl esempio, quelle scandina\'e, inglese o nord-<11ne– ricana - non m rebbero più da temere violente e cruenti reazioni da parte Jelle classi che oggi sono all'opposi– zione, nel c: :i.so di un mulamcnto cli dominio. Non dimcntichi:imo, però, che 11 gioco politico ha tante risorse; e, quan– do le sue puntate sul tappeto ,erdc della nazione sono bene indovinate, le cose si mettono sempre male per la maggior parte di quelli che, fiduciosa– mente, hanno messo la loro scheda nell'urna. Per la classe dominante, i \'ari parli- 331
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