Volontà - anno XVI - n.5 - maggio 1963
se avesse ben considerato: 1) - che dopo quattordici mesi dalla defenestrazio• ne del regime batistiano, l'orientamento neutralista della rivoluzione cubana non aveva ancora suscitato reazioni degne di rilevo; 2) - che l'isolamento militare fu ingigantito dalla psicosi, mentre, in sostanza, ad esso era - come è - impossibile sfuggire, stante l'altrui potenza in armi convenzionali e nuclea• ri; 3) - che all'isolamento economico si poteva sfuggire (come si sfuggì), però senza perdere l'autonomia; 4) - che l'adesione, in certo senso generale, del popolo cubano al nuovo assestamento sarebbe stata piena e com– pleta di fronte alla minaccia di soffocamento militare ed economico; 5 - che l'equilibrio stabile dei blocchi non avrebbe permesso degli attentati alle realiz• zazioni sociali cubane; 6) - che la solidarietà dei popoli Jatino-americani, sug• gestionali dalle realizzazioni cubane, sarebbe stata, comunque, di remora ad eventuali soffocamenti della rivoluzione. Si poteva e doveva lottare .. in senso libertario e rivoluzionario, per il su• peramento dei blocchi. Solo rifiutando di scegliere uno qualsiasi dei blocchi - i cui metodi erano e sono di chiara impostazione imperialistica -, affer• mando i principi dell'internazionalismo rivoluzionario per la creazione di con– federazioni di popoli liberi, uniti da interessi ed aspirazioni comuni e solleci– tando la solidarietà in forma di mutuo appoggio, la rivoluzione avrebbe potuto avere un suo sbocco. Sicchè la « scelta » di un blocco non poteva che risucchiare quel genero– so iniziale moto di redenzione per l'instaurazione di una società egualitaria perchè libera (24). La rivoluzione assorbita. Qualunque passano essere le considerazioni a posteriori è certo che il mo– to cubano, aderendo totalmente al blocco sovietico, perse definitivamente le sue peculiari caratteristiche rivoluzionarie: Cuba, attraverso la politica della oligarchia al potere, venne così ad assumere, dal maggio del 1960, il ruolo di piccolo satellite gravitante intorno al... lunatico «sole» del burocratismo e del• l'autoritarismo bolscevico. Cedric Belfrage (25) ribadisce una irrefutabile verità quando asserisce che i «comunisti» sono temuti perchè sono considerati degli «estremisti», dei ri. voluzionari » e quando aggiunge che l'esperienza cubana dovrebbe insegnare che il « partito comunista» ha avuto soltanto una influenza conservatrice nei confronti delle forze rivoluzionarie. (24) I militanti libertari, nel giugno del 1960. lanciarono l'allarme In previsione di quella che appariva - e non era - una lneluttablle scelta, a mezzo di una 11Dlchlara2lo– ne di Principi». E' Inutile dire che la posizione libertaria fu dal partito comunista de– flnlta controrl\'oluzlonarla ed I militanti quallrtcatl (Iagenti dello State Ue1mrtement 1,. (25) crr. ~ew Polltcs clt. 275
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