Volontà - anno XVI - n.5 - maggio 1963

rispetto ai due blocchi. All'inizio, la rivoluzione cubana, senza alcun tcnten• namcnio (il che servi pc1· argomenlare erroneamente sull'adesione In pectore di Castro al comunismo di Mosca), ripudiò la guida del blocco capitalistico oc– cidentale cd avviò, con ic sole sue forze, un timido processo di realizzazioni sociali, verso la costruzione di una nuova società. Così come il movimento fidelista, almeno sino all'estate del 1960, non può essere accusato di avere comunque aderito al blocco russo (22) senza cosl im– plicitamente, anche se in buona fede, appoggiare la tesi divulgata da Batista, secondo la quale esso sarebbe stato legato, fin dai tempi della guerriglia, al comunismo di Mosca. Quando il governo cubano, nel maggio 1960, decise l'acquisto del petrolio nell'URSS a condizioni più vantaggiose di quelle che offrivano le società ve• nczuelane, di proprietà di compagnie americane, e si rifiutò di raffinare il petro– lio di queste ultime nell'isola (le raffinerie erano ancora controllate dal capi– tale statunitense e solo più tardi vennero confiscate), Washington decise di ridurre l'importazione dello zucchero, unico prodotto di esportazione. Cuba rea• gì con la confisca delle industrie americane e con la vendita dello zucchero alla Russia; l'America ruppe le relazioni diplomatiche ed escluse l'isola dalla assistenza tecnica ed economica dell'OSA. E' jl momento in cui il problema dell'autonomia della rivoluzione cubana si fa più urgente. Già si hanno di fronte le « secche » dei blocchi. Tra Scllla e Cariddi? Non siamo d'accordo con quanti hanno posto in forma dilemmatica, fa. cendone un problema di scelte, la risoluzione della crisi della rivoluzione cuba– na del maggio 1960. Secondo costoro, di fronte a Washington che minaccia,,a di schiacciare la rivoluzione a mezzo dell'isolamento economico e militare, Cuba non aveva altra via d'uscita che quella di abbracciare Mosca ed il suo sislema (23). Non vogliamo qui richiamare gli esempi dell'Egitto, dell'India e di altri paesi afro-asiatici, quanto all'autonomia rispetto ai blocchi, giacchè essi pos• sono apparire non perfettamente aderenti, per diversi motivi, al caso cubano. Però riteniamo che il « fidelismo » non avrebbe compromesso la rivoluzione (22) Ctr. In tait l}Cll.SlI quau,ro scritti di Robert Alexander. Cedrlc Beltmge. 5am Bottone, Samucl Saphlro (New Polltcs dell'ottobre 1961). nonch~ Il M\gglo di Hcrbert Matt.hews • La ,·eri(;\ su Cuba • (Edlz. Comunità. 19621 e Il 1,11,ro hhrnco su Cuba. pub• bllcat.o nell'aprlle del 1961 dal Oipart.lmcnto di St.'\to americano. (231 • L'ellml.nazlone della quota dello zucchero gettò Irreparabilmente Il governo di castro nel crunpo comunista. Esistono due sole porte a cui può bussare un paese souo– svllupptito del mondo d'oggi. Qunndo noi chiudemmo la nostra. Cub.'\ venne necessaria• mente a dh>endcre dal blocco sovietico. Scn7..a pct.rollo sovietico e senza straordinarie vendite di zucchero al paesi d'oltre cort.lna, ll regime d! castro sarebbe crol!at.o nello spazio di Qualche settimana». H. MATTEWS. op. elt. 274

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