Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

che, in questa eventualilà, sarà il diritto di Krusccv e di Kenncdy a disporre dei popoli, non quello dei popoli a disporre di se stessi, che sen 1 irà di crilerio. Per– chè nè l'uno nè l'altro vorrà una soluzio– ne che non sia territoriale e che divida le ricchezze senza dividere le pol)Olazioni. La conclusione della recente intervista Kennedy-MacMillan a Bahamas, viene ad . . - . aggiungersi, come nuovo argomento, m favore di questa tesi di di,,isione a due, che deriva già dalle divergenze russo-ci– nesi. Questo lungo studio non mira che a mettere appunto in evidenza l'ampiez– za del problema ch'è posto all'Europa Oc– cidentale, la quale, se non riesce a pren– dere coscienza di se stessa, non si vede come potrà e, 1 itarc d'esser trattata dai due grandi, su scala mondiale, come fu, su scala europea, trattata la Cecoslovac– chia nel 1939.Nel suo stato attuale di di– visione, infatti, l'Europa Occidentale non è che una specie di Cecoslovacchia del mondo ... Rovesciare la tendenza? Il Mercato Co– mune rorsc lo potrebbe. Vi è là un bloc– co di 400 milioni di abiianti - più impor• tante di ciascuno dei due blocchi -, e, concepita convenientemente, l'impresa po– trebbe aiutare una presa di coscienza. Ma ecco: vi è una moltitudine di «granchi» e «granchi» della peggiore specie, che con– siderano il problema da risol\'ere in ter– mini di profitto, di continuità delle strut• ture attuali, di lrust, di cartelli, di politi– ca forma, di armi e di Stati Maggiori al posto di considerarlo in termini di rifor- ma totale delle strutture economiche e so– ci~li, nel senso di un nuovo umanesimo Anche ammettendo che l'Europa riesca a ritrovare se stessa, tutto ciò che si può sperare è che le discussioni auuali, che hanno luogo a due, continuino a tre sullo stesso tono e nello stesso stile. Se dun– que c'è la speranza di rovesciare la ten– denza, questo potrà awenire soltanto se i 1>opoli si sostituiranno, nella discussione in corso, alla fazioni cd alle notabilità cd imporranno un'altra maniera di vedere. Ciò vuol dire che questa spcnrnza è SU• bordinata alla presa di coscienza dei t» poli stessi. Qui mi si pcrmellerà di dire che le montngnc di propagande contraddittorie, che si abbattono sulla povera coscienza dei popoli, sono di natura tale da ispira• re il sentimento del contrasto e di diffi– coltà insormontabili, assai più di un:i giusta nozione della realtà che è più sem. plice di quanto si Po'iSa immaginare e che offre delle prospettive molto meno spaventose di quelle che a piacere ci si compiace ad agitare davanti ai loro oc– chi, come se non si nvcsse altro intento che quello d'impaurirli, per connnarli nel torpore e nell'apatia. Perchè, in realtà, le cose sono mollo semplici e facilmente sormontabili. La. conclusione di questo studio, forse un po' lungo, sarà riuscito a dimos1rarlo? Lo spero, così che i suoi diretti non prc\'a\– gano sul carauerc positivo che ho voluto dargli. V - Il filo D'Arianna Teseo era considerato come un semi-dio, labirinto dopo aver ucciso il Minotauro, per il suo valore e per le sue prodezze. perchè, entrandovi, l'andava S\·olgendo Arianna, che aveva l'intelligenz."l per due, lungo il cammino. Dopo la morte del Mi– diede a Teseo un gomitolo di rilo. Quc- notauro, i giovani e le ragazze d'Atene. sii se ne scn>ì per ritrovare l'uscita del dei tempi mitologici, poterono respirare 248

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