Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

IV - L'altro pericolo Partigiani della fermezza politica per in• screzioni delle cancellerie, il Pentagono durre Kruscev a negoziare, gli americani, sarebbe più sensibile alle ingiunzioni dei fosse pure col rischio di pagare il prcz- trust e dei cartelli anzichè a quelle del zo che aveva pagato la Germania venti- presidente Kcnncdy e del .suo personale cinque anni fa, hanno tentalo il blocco politico: non siamo pili ai tempi .di Fo– della Russia: altri tempi, stessi costumi. ster Dulles, di triste memoria. Nel bloc– Nel blocco atlamico le difficoltà sono co- co so,•ietico, per contro, se si crede ai di– si importanti e così difficilmente sormon- scorsi di Kru~ccv, ispirati senza dubbio tabili, che non vi sono riusciti: fortunata- dai fatti, sembra bene che si sia abban– mente, perchè sarebbe stata la guerra. In. don;ita, almeno prowisoriamente, la for– fatli, l'espcricm.a insegn;i che, quando mula della conquista dell'egemonia mon– un PoPolO non ha nessun'altra allernati- dialc con la forza, a beneficio d'una po– va che l'asfissia economica o la guerra, litica, che mira a dividere il mondo in anche se non ha nessuna speranza per due zone d'influenza, ciascuna egualmen– sfugg:ire alla rovina, sceglie sempre la te assicurata ad una quantità equivalente guerra. E' vero che non è il popolo che, di ricchezze. n questo caso, sceglie, ma non è meno (E' questa una tesi che sostengo, sen– vcro che esso non insorge contro i diri- za successo, dal 1946.Per molto tcmPo so– genti che l'impegnano su questa via; di no stato solo a difonderla sotto i sarca– più, non cerca di entrare in rapparti cli- smi. Essa è Ja meta della diplomazia ~ retli col popolo destinato ad essere suo vietica. Oggi, infine, in tutta la stampa awersario, ciò che sarebbe il solo mezzo mondiale è oggetto di discussioni, le qua– di evilare la guerra, con l'intesa dei po- li, non tutte, sono oziose o assurde. In poli, al di sopra delle teste dei loro ri- virtù di ciò è ben vero che i precursori, spettivi dirigenti. non hanno sempre ,iita facile ...). La posta in gioco fra i due blocchi è la Pe,· gli europei non è indifferente valu- egcmonia mondiale, economica per intc- t~ue ciò che rappresenta questa sparti– rcssc, poi politica per garantirla. L'uno e zione: un r.::iggruppamento di economie l'altro pensano d'a1·rh 1 arci, praticando, l'u- complementari, la Cina consegnata agli a– no verso l'altro, la stessa politica di for- mericani, l'Europa Occidentale conscgna– za. Per il momento questa egemonia a1>- ta ai nissi. partiene incontestabilmente agli america- E' su questo, per mezzo del loro famo– ni e la Russia si trova in una posizione so «filo rosso .. che Krnscev e Kennedy molto incomoda. I tre quarti. se non i potrebbero direttamente mettersi d'accor– trc quinti delle ricchezze del globo si do. Ammettendo che arrivino pure a di– trovano nelle mani del blocco atlantico, vidcrsi C<1uitativamentc l'Oriente, l'Africa sotto la influenw americana. II blocco e il resto dell'Asia, non c'è dubbio che la a1lan1ico pensa di conservare questa po- Pax :-mericano-sovietica sarebbe assicura– sizione privilegiala e, non meno ferma- ta p~r un lungo periodo. E se questa di– mente, gli americani sono inclini a pcn- visione si potesse fare, rispettando il di– sare che Possono conservare la loro in- ri1to dei popoli di disporre di se stessi, fluenza su questo blocco. Dico «inclini• io non vedo quale ragione sarebbe PoS-– solamcntc, poichè, ie crediamo alle indi- sibili! invocare contro. Ma è già chiaro 247

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