Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

riusciti a mettere in valore il sottosuolo cinese: ciò, che nello stato attuale della loro attrezzatura industriale è ancora pra. ticamente impossibile - la conquista del mercato cubano è una prova, in questo senso, che l'oro può pagare lo zucchero cubano. D'altronde il pelrolio so, 1 ietico può pagare il cotone giapponese, egiziano, etc. perchè equipaggiata per sfruttare al carbone, la Russia .non utilizza, per cosl dire, il proprio pe1rolio. I cercali, sono pure un mezzo di scambio con l'India, l'Africa, etc .... Il legno, le pellicce con la Europa Occidentale. Infine il traffico di armi con tutti i paesi arabi. Sul piano commerciale, l'espansione Se> vie1ica è favorita dalle discussioni nel campo atlantico e dagli urti senza fine fra il metropolitismo americano e il colo– nialismo dei Francesi e degli Inglesi: in– vasione del mercato africano e del Com– monwealth di prodotti americani, i prezzi dei quali sono ben inferiori a quelli dei Francesi e degli Inglesi, battaglie per il petrolio, etc. La migliore illustrazione di questi urti è la lotta fra l'America, la Francia e l'Inghilterra, per il petrolio: la America vuole assolutamente conservare il controllo del mercato mondiale del pe– trolio, soppiantando l'Inghilterra nell'O– riente e la Francia dal Sahara. Queste, bcnchè sulla difensiva, cercano di rendere colpo per colpo ... ma esse s'incontrano faccia a faccia tanto in Oriente che in A- frica del Nord e nel Sahara. E' un aspet– to della guerra d'Algeria, che è sfuggito a molti: fra la Francia e la F. L. N. gl'in– terventi russi apertamente, inglesi e ame– ricani dal retroscena, non hanno facilita– to nulla. Centrata sul conflitto algerino, l'opinio. ne atlantica era deviata dalle preoccupa– zioni che, normalmente, le .sarebbero ve– nute dalle sue strutture interne. La pau• ra d'una conflagrazione universale faceva il resto: il regno della paura che para– lizzava tutto (come ha detto il «travalli– stc• Bevan, quand'era ancora in vita, in un libro) era su tulti i punti rimarche– vole. Forse, per la prima vol!a, la paura ave– ,,a invaso gli americani. Non indietreg. giando di fronte a nulla, l'Inghilterra in Oriente e la Francia nel Sahara, non esi– tarono a sviluppare gli scambi, con la Russia e col Mercato Comune, associan• do la Germania all'impresa. Tanto è vero che le vendite degli americani sono dimi• nuitc nel 1959del 14¾ e, da quel giorno, il fenomeno s'è ripetuto regolarmente o– gni anno: l'economia russa è in progres– so e i dissensi atlantici alimentano in par– te questo progresso. Tutto ciò ha fatto sì che, alla vigilia delle ultime elezioni americane, il presi• dente Kennedy fosse costrello a rovescia. re il vapore nel settore psicologico. Kru– scev, a Cuba, gliene ha fornito l'occasio– ne. lii - Il potenziale sovietico I discorsi di Kruscev, molto prima del- tica. Il dubbio, oggi, non è più possibile: l'affare di Cuba, avevano cominciato a non ha esso, ancora recentemente, messo dare un senso più autentico al suo tema l'accento sulla necessità per la Russia, favorito della coesistenza pacifica. Persino di migliorare la sua situazione interna, a a Cuba i non avvertiti, che sono i pili preferenza della realizz.,zione d'un pro– gnm numero, potevano pensare che non gramma spaziale o nucleare, e la situazio– si trattava che di una astuzia diploma- ne agricola e industriale dell.l Russia, 244

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