Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

un atto di conservazione sociale. Quanto taluni di quei problemi agi– tati nelle campagne ele1torali vanno a soluzione, le masse si accorgono che si sono risolti non nel modo che la maggioranza intendeva, ma nel modo che intende la minoranza dei padroni del vapore. Salvo poi a ricadere nelle stesse illusioni quando le trombe elettorali le richia– mano alle urne. Che la classe politica si faccia eleggere dalla maggioranza popo– lare e proletaria per eseguire la volontà della minoranza dominante, risulta chiaro da aln-1enodue dari costanti dei pronunciamenti eletto– rali ittlliani. In Italia, ad ogni vigilia elettorale, i vescovi invitano la massa dei cattolici a votare nella democrazia cristiana l'unica rappre– sentanza di fiducia della Chiesa. Tale invito si ripete sistematicamente ad ogni campagna eleuorale e fa oramai parte del sistema e/ellorale italiano - e sistematicamente la maggioranza degli eletwri vota per altri partiti, nessuno dei quali gode la fiducia di madre Chiesa. Se si tien conto che una forte aliquota dei voti democn"stiani son dettati dagli interessi conservatori più che dalla fede, è evidente che i citta– dihi italiani ossequienti alla volontà ecclesiastica rappresentano una minoranza. Eppure il clero cattolico esercita un dominio incontrastato e sempre crescente nella vita politica e sociale italiana, tanto da im– prùnervi i lineamenti di un regime clericale. Non soltanto il clero è il gruppo di pressione più potente che in. fluisce sulle decisioni governative, ma nulla si può decidere in Italia senza il suo consenso. la maggioranw degli elettori non è clericale, questo è un dato costante delle elezioni italiane; ma per mezzo del loro voto il regime clericale mette radici sempre più profonde. Un altro dato costante dei pronunciamenti elettorali è la volontà antipadronale della maggioranza; la considerevole massa dei conta– dini ed operai che votano scudo crocia/O, intende che La.croce padro– nale sia alleggerita sulle sue spalle e danno mandato ai loro eletti di decidere contro gli interessi antisociali del padronato e a favore delle esigenze popolari. Con lo stesso intendimento ancora più pronunciato votano le masse comuniste e socialiste alle quali si aggiunge il ceto medio illuminato che vota socialdemocrazia e repubblicani. Questa massa che costituisce senza dubbio la grande mt1,ggiortmw dell'elet– lormo dà ai rispe11ivi partiti una chiara indicazione antipadrontile, eppure anche i gruppi padronali dominano incontrastati e gli unici 194

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