Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

re. Il resto è cronaca ... nera, diceria, retorica, marginalità. Sorge, se mai, una domanda, che \'O– lenticri giriamo al Brunori: ci dica chi sono e dove operarono gli anarchici in posizio~c di controri\·oluzionari. Ci di· ca quali furono e sono le divergenze esistenti tra gli anarchici cd i gruppi castristi relativamente allo sviluppo della rivoluzione cubana e tra gli anar– chici cd i gruppi dei, non meglio qua– lificati, malcontenti relativamente alla rottura del fronte anticastro. Il Brunori, il quale sembra molto in– formato, avrà certamente seguito la stampa anarchica ed, a parte alcune difformità di misura nel giudizio, avrà rilevato l'unanimità di consensi e di entusiasmi verso la rivoluzione cuba– na cosl come avrà rilevato lo stato clial– la:me allorquando si venne delineando l'ombra di un'amara esperienza del pas– sato che indicava, ancora una volta. l'avvinicarsi dello stato totalitario e del mito della personalità. Bnmori ci do– vrebbe dire se la rivoluzione cubana è o no sfuggita dalle mani del popolo, se l'adeguarsi al blocco krusceviano da parte di Castro non l'abbia compro– messa e non l'abbia isolata, s..·. lo smacco dell'atto di forza statunitense ncn abbia ulteriormente ferito profon– damente i sinceri sentimenti dei rivo– luzionari cubani. Che C0!>3 ci può dire Brunori quan– to al do ut dcs inlcrcorso tra Castro e Kruscev, rispet1ivamente per l'installa· i;ione dei missili di grossa 1>0r1:1ta (dob– biamo, ora., credere che scrviv:111Oper la difesa della rivoluzione?) a Cuba e per l'olio, gli alimenti, i tecnici etc. forniti dall'URSS? 224 Non bisogna, amico Brunori, rica– mare con le tele di ragno, nè bisogna lanciare il boomerang, perchè è risapu– to che ritornerà al lanciatore! Come si può chiedere, allo stato del– le cose, la collaborazione degli anarchi– ci cubani per aiutare Castro (Castro è bene sottolinearlo!), quando strategia militare e tatticismo politico dominano incontrastate con la forza e quando il go\'erno profitia dei sacrifici di un po– polo ed annega una rivolU2.ione nella strategia politica generale e mondiale? quando il mancato conflitto per Cuba ha servito e sen 1 e ai grandi per fare prevalere, sempre più rumorosamente, la tesi della coesistenza pacifica tra ca– pitalismo e socialismo? Che cosa ha guadagnato il popolo cubano? La «gratitudine• di Cnstro verso Krusccv non può davvero essere grati– tudine del popolo cubano eia quando si è fatta abortire una rivoluzione cht: doveva - e poteva - essere quella di tutto il pofX>IO cubano e non quella di Castro e dei pochi caslrisli. A. MAI.ARA Non aggiungiamo altro. Se il Bnmori volesse, comrobauendo a quanto più so– pra scritto, rispondeu, saremo lieti d, offrirgli qualche colo1111a,lieri anche se quanto riporterà aliundc fosse doc11me11- tato in forma integrale. Ci riferiamo, t:· videnremente, agli accadimenti c11ba11i, chè, qualJlo alla critica all'anarcllismo teorico, riteniamo di potere rùumtiare .. alla documentazione. E', alme110 i11 parte, contento l'm,011imo lettore di Boston? Rcd.

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