Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

assoluto del sistema ». A questo punto ba inizio la vera e propria critica alla teoria della monarchia temperata, svolta da Hegcl nella sua «Filosofia del diritto», ed il Sarno acuta– mente rileva come il filosofo, per aver voluto consacrare il conservatorismo del– la monarchia prussiana (4), fosse caduto in contraddizione con le stesse sue dottrine. La prima osservazione è la seguente: se una unità concreta Potesse essere determinata nella persona, nell'individuo, tutta la metafisica hegeliana andrebbe a gambe per aria. L'« Idea», per Hegel, « è l'essere» e, pertanto, la sfera della coscienza deve superare la persona, cioè deve diventare «impersonale». E' vero che l'individuo può rappresentare una certa unità, ma questa si verificò, per come s'è visto, nel monarca assoluto (ed anche feudale), che, negando il governo dei « patres » e quello della città, concentrò in sè entrambi. Però nella monarchia temperata, chiamata appunto così perchè rappresenta il potere del sovrano e quello del papolo, c'è dh 1 isione, c'è scissione e quindi non può in essa esistere quella unità che è base essenziale del sistema. la funzione del sovrano, nella monarchia temperata, è «puramente negativa e formale•. quando si consideri che le decisioni di esso sono il risultato della volontà altrui e della costituzione. Dov'è dunque l'unità? La seconda osservazione è la seguente: dato che, per Hegel, «forma» e • con– tenuto» non sono due entità distinte, ma una medesima cosa( come l'anima cd il corpo), il sostenere che la monarchia costituzionale deb1:>aessere la fonna che soltanto convenga all'idea di Stato, è affermazione criticabilissima. Infatti la monarchia costituzionale raggiunge soltanto • apparentemente » l'unità, dato che i diversi poteri restano • l'uno fuori dell'altro» per come anche la esperien– za dimostra, • nei paesi retti a monarchia costituzionale corre un abisso tra il paese « reale »ed il paese • legale»; i1 che importa che la divisione dei poteri non è quella che deve essere, essendo la realtà fuori dell'idea, ed è quindi una di– visione arbitraria»; • ... il monarca non rappresenta tutto l'individuo, o l'indivi– duo in genere, ma un solo individuo privilegiato, un certo momento del momen– to. D'altra parte, il potere legislativo non rappresenta tutta la società, ma una certa sfera privilegiata della sfera società ...»; « .•• Ja divisione dei poteri nena (4) •Sono penuaso, in effetti, che se Gior&io Federico Hegcl non fosse vissuto nell'ambiente germanico ... egli a,•rebbe politicamente ffguita una ,,ia confonne alle sue idee metafisiche• (pag. 43, op. cii.). E più oltre (pag. 55): •E\'identemcnte Hegel subiva il corso storico del tempo ... ed il suo pensiero, rfrolto esplicitamente alla metafisica, non lo re.se accorto che la sua filosofia dello Stato non rispondew alle teoriche dell'Idea, e, ciò che è più, al sistema•. 214

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