Volontà - anno XVI - n.4 - aprile 1963

La moneta e il suo gioco DOVE APPARVE il primo sistema monetario? Alle sue origini ebbe effetti• ve ragioni pratiche oppure scopi di dominio o di sfruttamento in genere? In una società anarchica il denaro potrebbe avere un ruolo siabilc e razionale, come mezzo cioè di pura praticità e di scambio entro un mondo rivoluzionato da una tecnica sempre più complessa? Sappiamo che il problema non è nuovo per i pensatori anarchici, e sappia• mo pure che non è possibile risolverlo, anche su di un piano puramente teori– co, b:uandosi su premesse o su condizioni le quali, in definitiva, ci dovranno essere garantite dal futuro; e questo, quando si tratta di eventi sociali, per de-, finizionc, non si rende mai garante di nulla. In altri termini: il futuro, in base a dati che possediamo nel presente, può garantirci, ad esempio, e con estrema precisione, l'avvenimento di un'cclissc solare; ma non che nell'anno 2100 o nel 3000 le condizioni sociali saranno quelle che, teoricamente, oggi crediamo di ri– solvere sull:l carta. Per molli milioni di persone il mondo futuro sarà sicura– mente e interamente comunista; per altrc1tan1i milioni, sarà invece, intera– mente cristiano. Probabilmente non sarà nè rosso, nè nero, ma impastato in u– na sorta di compromessi materiali e spirituali, forse anche felici, ma del quale, comunque, è inutile tentare, nel presente, anche una approssimativa raffigura– zione. li nostro Malatesta - in uno scambio p0lemico con Colomer, appunto sul problema della moneta in seno ad una futura società anarchica (I) - rileva giustamente: • E' questa mancanza della nozione del temp0 che nasconde a Co– lomcr le difficoltà reali, e fa risolvere le questioni con dl:i ,oli poetici vcrs'– l'avvenire•· Non sappiamo di preciso quali furono le prime comunità che inventarono la moneta come mezzo di scambio. Sembra che siano stati i Cinesi, ai quali si attribuiscono anche le prime banconote. Comunque il fa110 in sè dell'origine non ha grande importanza: per il nostro argomento importa di più la funzione che il denaro ha svolto nel corso cli diversi secoli. Finchè le tribù umane vivevano di caccia, evidentcmcnlc non J>Otev:.lnO ave– re bisogno di denaro. Fu piuttosto quando incominciarono a consolidarsi le pri– me civiltà agricole, che si presentò la necessità di un mezzo di scambio, il qua– le, per molto tempo, non p0teva concrcrnrsi altro che in un primitivo scambio di prodotti agricoli o di manufatti in genere: il mezzo appunto che, sotto una forma più complessa e più razionale (cooperative, beni in comune, ecc.), per molli libertari, dovrebbe rispecchiare il vero valore di scambio in seno ·ad una eventuale società anarchica. A proposito, si potrebbe formul3re un'ip0tesi che non avrebbe 1u113 l'aria di essere gratuita: ritenere che l'origine della moneta r3ppresenlò pure la nasci– ta parallela del principio d'autorità, 11ella dinamica e nella pressione che tul· tora sono proprie dello Stato moderno. (I) • Scrini scelti•. Ed. R. L.• Napoli, 19-41. 202

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