Volontà - anno XVI - n.3 - marzo 1963

essere il creatore di tutti i mali o l'cvangelo della sakezza. Non dimentichiamo, tuttavia, il lettore. Anch'esso deve rinnovarsi, compenetrarsi della missione e della responsabilità dello scrittore. Se non scrive sappia per lo meno che cosa e come deve leggere. Deve eleggere. Alimento sano, aria pura, giardino florido, casa tranquilla per le sue necessità giornaliere. Cosl pure dev'essere la sua lettura, sana, pura, istruttiva, meravigliosa. Deve cercare, nelle pagine che legge, la sua propria umanità e tutto ciò che possa farlo migliore: più giusto, più libero e benefattore nel circolo della sua esistenza. La letteratura in generale può adempiere alla sua mansione e progredire mediante la selezione chiara dei lettori, e non solamente dei critici più o meno professionali. L'esito librario - ed i famosi • bcst seller,. - è stato cd è, deplorc,•olmente, tentatore sia per il Jeuore sia per lo scrittore, deviando e disingannando ambedue, nella maggior p:irre dei casi, Il vero scrittore non •produce,. per la tiratura nè per il commercio della caria stampata; scrive per se stesso e per H suo amico, il suo fratello sconosciu– to. Scrivere è per lui ciò che il raccoglimento è per il credente: impegno di realizzarsi e perfezionare se stesso nelle necessità e coazioni del mondo, anelando agli ideali umani, a ciò che sente sempre come essenze vive nel proprio essere. Aagiungiamo a ciò che sembra una professione di fede, questa esortazione • pra– tica •= sappiamo che qualche progressione si compie attraverso gli sforzi individuali, di ognuno e di tutti insieme; sappiomo anche quanti pericoli minaccia.no l'indMduo isolato o sperso nella molti1udine; sappiamo che in una società ammaestrata, assue– fatta alla • organinazione,. forzata ed alla direzione di alcuni PoChi, non è sufficiente solamente l'incitazione interiore della coscienza personale. Cosl succede nei nostci g:iomi, con umle cose grandi e piccole. E per queste ragioni è necessario coordinare e rafforzare il controllo di ques10 fenomeno specificamente umano che è, nel suo doppio aspctlo, scrittura e lettura. Quindi, non in maniera autoritaria e assolutamente e.lega. le•. E' moho più efficace il controllo diretto, persistcn1e, del lettore e dcJlo scrittore in– dipendentemente. Se pcnsi:lmo a ciò che è stata la censura ufficiale in tutte le manifestazioni pubbliche e perfino private, possiamo domandarci - senza voler disturbare minima– mente le. vere libertà di pensiero, di stampa e di diffusione - se questo autocontrollo non sarà più necessario, più imprescindibile adesso, quando sta per iniziare una • nuova epoca,. sociale e politica? Auto-controllo, vale a dire, revisione della propria coscienza e del proprio com))Ortamento, fondata nella rigenerazione morale, nella fer– mezza lucida e attiva dello Spirito. E, in relazione al nostro tema, ciò significa una doppia selezione da parte dei lellori e degli scrittori i quali devono vigilare e frenare quesra epidemia, insinuanre e invadente nel con1empo, che è la letteratura di guerra. Perchè, sollanto questa let1era1ura può esaltare e idealizzare la gu:!,rra, in questi tempi in cui la parola, scritta adesso. è un elemento vitale e l'espressione cosi multiforme e scdunrice della cultura universalmente umana (1). (contimia) E. RELGIS (Trad. di G. Mancuso) (I} Non Ignoriamo le altre c:i.usc: politiche cd economiche, nè il nazionalismo, l'imperialismo e le :iltrc fonc aggressive che fomentano la aucn-a. In qucs10 capi1olo cl siamo limitati ad uo aolo punto di vis1a. 190

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