Volontà - anno XVI - n.3 - marzo 1963

Nel mondo della pittura le simpatie per l'estrema sinistra non furono molto estese bench~ importanti. E' un fallo r!ssodnto che molli pittori e scultori impa– rentali in arte a Gauguin cd ai « Nabis • rurono neocattolici e conservatori. Tut– tavia ThC-ophile Stcinlen (1859-1923), H. G. lbcls (1866-19 ..), Odolphc \Villette (1857-1926),Félix Valloton ( 1865-1925),e tutti i neoimpressionisti ebbero stretto contatto con l'anarchismo militante (8). Lo stesso Van Gogh cd il più grande scul– tore belga della sua epoca, Costantinc- Mcunicr (1831-1905),rurono impregnati d'i– deali socialisti. L'anarchismo, che suscitò Ira gli artisti molte simpalic, abbisogna di alcune chiarificazioni. Questa dottrina, che sarebbe più giusto qualificare anarco.comu– nismo o comunismo anarchico, lungi d~\ll'essere nebulosa e negativa risulta inve– ce molto coerente e costruttiva (9). Essa si sforza di combinare il punto di vista economico del comunismo con l'indh•idualismo dell'anarchismo. La proprietà col– lettiva dei mezzi di produzione dovrà essere stabilita su scala comunale prima che nazionale, giacchè le condizioni ideali del lavoro non possono ottenersi se non sulla base di piccoli gruppi, senza vincoli di legge e d'isti1uzioni nazionali (la stessa organizzazione statale socialista è considerala dagJi anarchici come auto– ritaria). Pietro Kropotkin ( 1842-1921) ( 10), il teorico dell'anarchismo, respinse la conce"L.ionela quale sosteneva che la macchina fosse un male, e fece riposare le speran.te dell'umanità sull'efficacia della 1ecnica moderna alleala ad un sistema di decen1ramen10 delle unità produttive quasi autonome. Il problema degli anar– chici consiste nel determinare l'abbattimento dell'ordine stabilito, dato che non credono nell'efficacia della lotta parlameniare, ponendo a base della loro con– dotta la propaganda dourinaria e l'azione per le attività rivoluzionarie. Gli arti– sti furono a11rat1i dal p--imo di questi compiti. La personalità predominante dell'anarchismo francese era allora Jean Grave, e questi non solo sostenne la poten"l.a rivoluzionaria dell'arte con argomenti su– periori a quelli degli altri socialisti, ma anche riuscì ad attrarre molti artisti alla sua causa :marchica con un risultato che superò di gran lunga quello che i movimenti di sinistra potevano sperare in quel tempo. Calzolaio di mestiere, Jean Grave ru uno dei pochi autodidatti che riuscl a conseguire una cultura omogenea. Quando divenne collaboratore di Kropolkin a Ginevra non aveva più di 20 anni. Nel suo libro aulobioSrafìco Le Mou,·cmt"nl Llbcr11I~ (Paris, 1930), J. CRA\IE mcnxiona vn «rio numero di ,imbolis1i. riproducendo dh·crsc lcucre. (8) Altrc11an10 fecero \'Crso il 1905 K«s ,•1n Oonaen e Franic Kvpkl (• Le ,\1ov,-emcnl Libcr– iairc • paa. 219-220); K. X. Rouutl fu riprodouo mollo più tordi in • t'ublic:uions dc Ln Ré,·ollc e Tcmps Nou,•caux • n. 30, (IS nov. 192-0. (9) Sull'anarchismo cfr.: GRAVE. op. cli.; J. MAITRON. Hislolrc du nwuvcmt'lll anarchlslc tn France (1880-191'4); C. D. H. COLE, Soclnllst Thought, t. Il (Londra 1956). (10) cfr. MAITRON, op. cii. <'d appendice b1blJOlr.\fka. 147

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