Volontà - anno XVI - n.3 - marzo 1963

mento è connaturato al carattere e al– la sostanza dell'essere umano, così co– me si è naturalmente e diutumamente ingn,tl verso la luce del sole e verso l'insostituibile valore dell'atmosfera che circonda il nostro pianeta. Da tutto questo la medicina trac il principio fondamentale che la prima cosa necessaria, circa il problema della salute, è quello di prevenire: il curare, nonostante la sua grande importanza, resta in sott'ordine. Esattamente, dire– mo per incidenza e per analogia, com'è nelle basi del pensiero anarchico, circa le malattie sociali che affliggono le co– munità. « L'errore più persistente nel campo della medicina-continua Howard nel. le sue interessanti lezioni - è la ten– denza di accettare ic opinioni corren– ti come verità clefinitive. La scienza opera con un certo scetticismo che ten• de a superare questo errore di logica, e si pone il seguente quesito: il malato guarisce \'eramente in conseguenza del rimedio, o nonostante il rimedio? T,1le domanda trova la sua risposta nel co– sidetto esperimento di controllo•. Pe– rò ., nè lo scetticismo scientifico, nè la nozione dell'esperimento di controllo sono ancora diffusi tra il pubblico. Ed ecco pcrchè questo errore perdura con tanta insistenza nella medicina •· Non solo nel grosso pubblico, ma, da quanto risulta d.1i recenti scandali sui farmaci, esisterebbe una grave i– gnoranza anche da parte dello stesso Istituto di Sanità, al quale, per defini– zione e per dovere, competerebbe la 1utela della salute pubblica. Se è vero che una deplorevole tendenza del tem– peramento pubblico obbliga il mondo della medicina a cedere, sia pure in 138 misura ridotta, verso i gusti e i deside– ri delle masse aaonime e incompeten• ti, un po' di ordine e di chiarificazione dovrebbe pur venire da chi possiede specifica competenza e mezzi di con– trollo. Siamo disposti a credere che tristi fatti, ad esempio, scaturiti dall'uso dei tranquillanti a base di talidomide sulle donne in gestazione, dipenda da un [c– nomeno che la scienza era lontana dal prevede.rio cosl pauroso (I). Tuttavia esperimenti preventivi su animali in stato di gravidanza dovevano presentar– si come logici e doverosi; sebbene che altrettanto logicamente si comprende che non tutto si può prc\'edere, anche nel più rigoroso campo scientifico; in quanto l'animale, per J>articolarc resi– stcn1_.'lo refraltarietà propria del suo organismo, potrebbe dimostrarsi insen– sibile sotto certe prove. Credere che si possa vincere rapida– mente il dolore fisico in genere o risol– levarsi in pochi minuti da uno stato di depressione neniosa, senza pagarlo con una certa scossa su altri organi anco– ra sani. e che in poco tcmpa fa diveni– re il rimedio peggiore del male, vuol dire non conoscere bene le leggi rigo– rose che la natura impone per la con– scrvnzione ciel nostro organismo. I tranquillanti sono come le medaglie: hanno il loro rO\'escio. Se sono cnergi- ~ primo tempo si credc,,a che le nascite abnormi dipendessero da m3- la11ie con1rattc dalle madri duran1e la ar.widanza. Fu 13 segnalazione di un me– dico australiano (e S0!10 spiacente di non J)Olercitare il nome, non a,·endo più SOi· 1omono la rivista medica dove si trauava il problema) a gettare l'allarme. E tutla• via occorsero ancora dei mesi prima che la medicina afferrasse in pieno il 1crribilc segre1O.

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