Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963

Gli uni dicevano di sl, gli altri no. La nostra opinione era che in Svizzera,. la tattica preconizzata dai partigiani delle candidature operaie non poteva pro-– durre serl risultati, e che se si trattava semplicemente della propaganda, que– sta si faceva con più efficacia con la stampa e le riunioni pubbliche che con i di. scorsi di un deputato socialista nel Gran Consiglio. Ma avevamo anche cura di aggiungere che si poteva essere d'una opinione diversa dalla nostra, sen1.a che ci fosse motivo per scomunicarsi mutuamente. « Se gli inglesi, i tedeschi, gli americani ha11now1 temptramemo che fa loro vedere le cose diversamente da noi, se la loro concezione dello Stato differisce dalla nostra, se infine credono servire la causa dtl lavoro per meuo di candi– dature operaie, 11011 possiamo per qi,esto voler loro male. Ptmsiomo diversa– mente do loro; ma, dopot1"10, essi sono più compete11ti di noi per giudicare delle cose di casa proprio, e del resto, se loro avviene d'ingan11arsi in questa momento, l'esperiePlza li illuminerd nell'errore in cui sono, meglio che non potrebbero fare tutti i ragionamenti dei teorici. e Ma noi, domandiamo, a nostra volta, di poter usufruire della medesima tol– leranza di noi verso gli altri. Domandiamo che ci si lasci liberi di giudicare quan la tatlica che meglio conviene alta nostra posizione, senza concluderne. disdegnosamente per una 11ostra inferioritd imelteuuale •· (La Solidari!~ del 4 giugno 1870). L'organo della Federazione del Giura, il Bullctln ritornò spesso su questa questione, e sempre con lo stesso spirito conciliante. Cosl, in occasione d.,.unaproposta di revisione della costituzione di Ncuchà- tel, che era stata sottoposta al voto popolare, il Bullctln diceva: • Noi abbiamo gid mostrato in parecclrie riprese clre la pretesa sovranitd del popolo non è clze w, inganno sollo il sistema economico attuale, e elle il suf◄ fragio universale, per metzo del quale il popolo è iucaricato di esercitare questa sovranitd, non è altro clte una bl.iKUe colossale (IJ. • Il voto popolare può qualche volta aver del buo,io in momenti di rivoluzione, percl1è alloro l'effervescenza delle passioni neutralizza l'ùifluenza del capitale, e l'operaio agisce da uomo libero per quolclte gionio. Ma, passato l'uragano e riprese le cose il loro corso ordinario, la prepotenza delta classe possidente riappare, e il suffragio universale ritorna w, semplice strumento di governo e di reazione tra le ma11idella borghesia• (2). Pure il nostro giornale aveva cura di specificare che delle ragioni di tattica potevano, in date circostanze, determinare i socialisti ad usare la scheda eletto– rale, e diceva in proposito: «Se vi fosse ,ailitd reale a prender parte a una votatione, non esiteremmo, per conto uostro, a profittare senza il minimo scrupolo di tutte le occasioni eh.? (I) In un anicolo pubbli~to nel Bullctln del 26 ouobre IS7J Giulio Gucsdc, che: a.llor3 era ancora dei nostri, si esprimC\-a cosl: • Nelle condii.ioni sociali auuall, con la dbuguaaUama econo– mica che esiste, J'~lam.a politica come l'ugua,Uanl-1 ch'11c, t un non senso ... D3 qui l'impo,. 1erua del suffrallo unh'Crsalc, che, lungi di aiuta.re l'emancipazione materfale e morale dei scn·i del capita.le, non ha potuto e non pub che intralciarlo. All'epoca del censo, la bofl,hcsla era uno stato maggiore sem.n esercito. Il suffragio uni\·crsalc le h:i. fornito qursto esercito ckttornlc di cui essa :we\·a bisogno per mantenersi al potere •· (2) BuJl,uln de la Fedfrat.lon Juraulenne, scncmbre 1873. 109

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