Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963
tine, nelJ'Egallté, ci chiamava • blagueun o ignoranti •• e qualificava il nostro manifesto di • fanciullaggine di uno o alcuni vecchi o giovani scolari •· Henri Perret, in nome del Comitato di cui era il segretario perpetuo, scriveva al Bund per respingere ogni solidarietà con gli internazionalisti del Giura. Ma non vo– g]io parlare più a lungo di queste cose che furono a quel tempo e con ragione qualificate di vilenles. Quando i profughi della Comune di Parigi e delle altre città di Francia giunsero in Svizzera nell'estate del 1871, e si trovarono in presenza dei due cam· pi in cui era divisa la vecchia Federazione Romanda, si capirà che la loro scel– ta fu presto fatta. Videro immediatamente da che parte erano i loro amici, e si unirono a noi, tutti, senza eccezione. E non fu una comunan1.a di dottrina teorica che li decise a mettersi con noi, e non con gli anticollettivisti: fu sem– plicemente il sentimento della solidarietà rivoluzionaria. C'erano tra i profughi dei moderati come Charles Beslay, un difensore ostinato della proprietà indivi· duale; dei comunisti come Lefrançais, dei mutualisti come Pindy, dei blanqui• sti come Ferré e Jeallot, degli anarchici come alcuni operai lionesi, dei radica– li come Julcs Guesde (I), dei semplici repubblicani come Dargére; tutti ci tese– ro una mano fraterna, tutti entrarono nelle nostre Sezioni (2). E questa fusione dei proscritti francesi coi socialisti del Giura doveva essere utile t::tnto agli uni quanto agli altri, fornendo lol'o l'occasione di un fecondo scambio d'idee. Quando l'anno seguente, Pietro Kropotkine, che cercava ancora la sua via, venne dalla Russia in Svizzera per imparare a conoscere l'Internazionale, si re– cò dapprima a Ginevra; ma ciò che vide ed intese nelle riunioni del • Tempie Unique •• dove perorava Outine, non gli piacque. Volle fare la conoscenza de– gli internazionalisti del Giura, e si recò successivamente a Neuchàtel, Sonvillier, Saint-Imier, - e questo viaggio decise la sua sorte: • la separat.ione in capi e operai, osservata a Ginevra nel • Tempie Unique •• 11011 esisteva 11elle moHlagne del Giura... l'asse11Vl di una divisio,re tra i capi e la massa, aveva per risutlato in questa Federat.ione, elle non c'era ima questio– ne sulla quale ogni membro 11011 si sforzasse di formarsi mi'opinione propria e indipendente. Gli operai qul 11011 erano una massa recllltata per servire i piani politici di alcuni uominL Se la critica del socialismo di Stato, il timore, clre sentii formulare, d'un dispotismo economico ancor più pericoloso del tlispoti– smo politico, e il carattere rivo1"t.io11ariodella propaganda, impressionarono lortememe il mio spirito; le relazioni d'uguaglia,n.a clre trovai nelle montagne del Giura, l'indipendenza di pensiero, e di linguaggio clte vidi sviluppata tra gli operai, la loro abnegazione sent.a riserva per la causa, agirono più fortemente ancora sui miei sentimenti; e quando io lasciai queste montagne dopo 1m sog• giorno di una sellimana in meuo agli orologiai, le mie opinioni s1d socialismo erano fissate•· (Memoirs of a Rcvolutionist, t. Il). L'intrigo diretto a Ginevra da Outine, con la complicità, bisogna dirlo, di Marx ed Engels, che sentivano la loro autorità minaccia.la , provocava la riunio- (I) Julcs Gucsde si era rifugi:uo :i. Ginevra in seguito ad un processo di stampa: era allora rcdauorc d'un aiomalc radicale di Mon1pclller, Oi\•enne socialista in Svinera, e mise durante 1)3• rccehl mesi la penna :i.Isen•i:r:io della Feòera1,ione del Giura. Più tardi. rilomando in Franci::,,, co– nobbe Lafaraue, il genero di Marx, e si con\·er1I alle dourinc mar.dstc. (2) Charles Bcslay si fece ammeuerc come membro della Sezione dì Som·lllit:r. 105
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