Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963
dl tutti I socialisti, di tutti gll uomlnl di cuore, è tracciato. Bisogna che da o– gru parte I Repubblicani si levino, e marcino alla difesa della Repubblica fran– cese .... Internazionallsti della Cennanla, 11vostro dovere Imperioso è cU stende– re la mano aj vostri r·ratclll francesi, e cU aiutarli a schiacciare Il ncmko comu– ne.... Internazionalisti del mondo Intero, ecco l'aurora del nuovo giorno, della gtusllzla che si leva sull'umanità! • E constato con piacere che, contemporaneamente, il Comitato centrale del partito della democrazia socialista, in Germania, pubblicava da parte sua un mamrcsto quasi identico pel fondo ccl anche per la forma. Salutava pure la ca– duta dell'fmpcro e l'avvento della Repubblica: « Dopo venti anni d'esistenza vergognosa del secondo Impero, U popolo francese si è rilevato ed ha ripreso la direzione dc' suoi destini. Inneggiamo alla Repubblica francese! • E aggiungeva: E' dovere del popolo tedesco d'assicurare una pace onore– vole con la Repubblica francese. Spelta al lavoratori tedeschi di dlchlarare che, nell'Interesse della Francia e della Germania, sono decisi a non tollerare un'in• giuria fatta al popolo francese, dopo che si è sbarazzato per sempre dell'Infame che aveva turbato la pace .... Giuriamo di combatlere e di lavorare lealmente col nostri fratelll operai, cU tutU t paesi civilizzati, per la causa comune del prole– tarlalo. Nel vedere come un gran popolo ha ripreso la direzione de' suol desti– ni.... eleviamo U grido che annuncerà, se non per oggi, almeno J>Crun prossimo avvenire, l'aurora della Ubertà In Gennanla •· Parlerò del movimento rivoluzionario tentato a Lione, il 28 settembre, il cui programma era stato anticipatamente sviluppato nelle Leurcs à un Françals, stampa.te a Neuchàtel? Dirò la parte presa da buon numero dei nostri alla lot– ta sostenuta alla Comune di Parigi, dal marzo al maggio 1871? il nos1ro invio di un delegato a Parigi, all'indomani del 18 marzo, con una missiva per Varlin? il noslro tentati\'0 di formare una legione composta da una parte dei volontari garibaldini che a\'evano lottato cosl valorosamente contro le truppe tedesche? il nostro concorso dato a quelli che preparavano qua e là dei moti popolari? E poscia, quando il proletariato parigino fu vinto e massacrato, i nostri sforzi per aiutare i supersliti a salvarsi? Oggi si può parlare di certi particolari, perchè sono già stati svelati in alcune pubblicazioni storiche. Si può dire per esempio, che il coraggioso Adhémar Schwitzguébel, si recò a Parigi il 3 luglio, travesti– to, con un gran numero di passaporti nascosti oel doppio fondo d'una borsa da viaggio. Un altro, pure dei nostri amici, ancora vivente, il pittore Gustavo Jcanneret, fece lo stesso viaggio pochi giorni dopo, recando un secondo invio; questi passaporti furono distribuiti per cura della signora Lefrançais, della si– gnorina P...., della signora Champseix (Andé Leo). Si sarebbe potuto credere che i tragici avvenimenti del 1870 e del 1871 a– vrebbero calmato le animosità di coloro che ci avevano precedentemente attac– c.iti e che, se non volev:mo unirsi a. noi a.vrebbero cessa.to almeno d'ingiurarci e di calunnia.rei. Per cullarsi in una tale speranza. bisognava proprio non cono– scerli affatto: ingiurie e calunnie raddoppiarono. Si fece di più: fummo denuclatl come uomini pericolosi che lavoravano a un'opera lnfemale. All'indomani della pubblicazione del Manifesto della Solldarité, la Montagne (numero del 7 settem– bre 1870) aveva pubblicato una protesta con nove firme in cui si leggeva: « La– voi-atorl della Chaux-d~Fonds, noi denunciamo questi uomJnt alla vostra dpro– val.lonc, come denunciamo al popolo di Neuchatel t loro colpevoll disegni •· Ou- 104
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