Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963
rative fossero destitiate a realizzare l'emancipazione integrale del proletariato>. Questo appello fu accolto da unanimi applausi. L'assemblea di Lione ma– nifestò cosl pubblicamente l'unione dei socialisti dei tre paesi di lingua fran– cese, ed i collettivisti delle Sezioni romande poterono costatare di trovarsi in stretta comunione di sentimenti e di principi con le Sezioni dell'Internazionale di Francia e del Belgio. Ma mentre i nostri cuori battevano all'unisono con quelli degli operai di Parigi, di Lione, di Marsiglia e di Bruxelles, ci accorgemmo che alla Chaux-de– Fonds e a Ginevra certi uomini, che pure si dicevano socialisti, erano decisi a farci una guerra ad oltranza. Si sa ciò che successe al Congresso della Chaux-de-Fonds. Il lunedl 4 a– prile, una quarantina di delegati della Federazione romanda erano riuniti al Cir– colo Internazionale. In seguito a una discussione pregiudizia:e, in cui ebbero gran parte questioni d'indole personale e dove il russo Outine fu il portavoce degli anti-collettivisti, tredici delegati di Ginevra, essendosi trovati in minoran– za per un voto, annunciarono di ritirarsi; e siccome la maggioranza del Con– gresso, intendeva continuare la seduta, il presidente del Circolo intervenne di– chiarando che il Circolo si ririutava di lasciare più a lungo il proprio locale a disposizione del Congresso. « Invito i colleUlvlsU, - gridò - ad evacuare la sa– la al più presto, altrimenti impiegheremo altri mezzi». Vedendo che il Congresso stava per degenerare in una scena di pugila– to, i delegati della maggioranza si levarono silenziosamente e si ritirarono, men– tre un pubblico incosciente che si era sollevato contro di loro urlava a squar– ciagola: « Abbasso i collettivisti!» Così finì la vecchia Federazione Romanda. Dal 1870 al 1873 Non è mia intenzione di narrare la storia <lell'lnternr.zionale. Dopo aver ricordato che fu al grido di: Abbasso t collettivisti! che certuni provocarono la scissione nella Federazione Romanda, ora traccerò sommariamente, in questo capitolo, gli avvenimenti successivi dal 1870 al 1873. Il conflitto prodottosi al Congresso del Chaux-de-Fonds, il 4 aprile 1870, pareva in sulle prime locale o puramente regionale. J I seguito degli avvenimen– ti mostrò che si trattava in rCaltà di una lotta di Principi comprendente ]'Inter– nazionale tutta intera. Dopo sei mesi appena, il trono di Napoleone 111crollava, in seguito alla guerra che era scoppiata il luglio tra la Francia e la Germania. Gli anticolletti· visti di Ginevra e della Cbaux-de-Fonds, « palriotti • prima di tutto, si erano di– sinteressati d'un tale fatto; la famosa « neutralità svizzera• impediva loro di pronunciarsi in merito. In quanto a noi, che avevamo veramente dei sentimen• ti « intemazionalisli », agimmo ben diversamente. Dobbiamo ricordare il « Ma– nifesto» pubblicato dal nostro organo La Solidarlté, il 5 settembre 1870, ma• nifesto sequestrato dal governo svizzerò? Esso diceva fra l'altro: « L'Impero francese è crollato nella onta e nel sangue. La Repubblica è proclamata. Il popolo francese è ridivenuto padrone del suol destini ... Il dovere 101
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