Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963
senti al Congresso, sei di Ginevra ed uno di Neuchàtel, si astennero perchè non avevano ricevuto nessun mandato e nessuna istruzione in merito. Il professore al Collegio della Chaux-de-Fonds, Fritz Robert, rappresenta– va con la Sezione di Neuchàtel, quelle della Chaux-de-Fonds, del Locle, del Val de Saint•Imier, di Bienne, di Morat e di Moutier. Dopo il Congresso di Bruxelles, cominciò nelle Sezioni della Svizzera Fran– cese, lo studio e la discussione della questione delle proprietà; e mi ricordo, in un modo ben preciso, quanto eravamo esitanti, in quel momento, davanti ad un simile problema, nuovo per le nostre intelligenze. A Ginevra, sotto l'influen• za di Ch. Perron, di Serno Soloviévitch ~ di Jean-Philippe Becker; al Val de Saint•Jmier, sotto quella di Adhemar Schwitzguébel; al Locle, sotto quella di Constant Meuron e di alcuni altri, la maggior parte dei socialisti si dichiararo– no ben presto partigiani della proprietà collettiva. Alla Chaux-de-Fonds, invece, nella Volx de l'Avenlr, il suo redattore Coullery scrisse degli articoli contro il voto di Bruxelles, provocando una risposta abbastanza dura del Consiglio ge– nerale belga, scritta da De Paepe che gli diceva: "Voi avreste meglio fatto a tacere invece d'inveutare cose che non esistono 11; e una risposta ancor più dura del Comitato centrale delle Sezioni ginevrine, in cui si leggeva: "Noi siamo unanimi a Ginevra per dichiarare che la Voix de l'Avenir non rap– presenta più le idee né i principii dell'IHternazionale: vedi, per esempio, il cat• tivo articolo sulle due decisioni del Congresso di Bruxelles; questo articolo era interamente in favore della gretta politica della borghesia». Le Sezione del Lode creò, verso la fine dell'868, un nuovo giornale, Le Progrés. Poco dopo il 3 gennaio 1869, le Sezioni della Svizzera francese si univa· no in un organismo comune sotto il nome di Federazione Romanda, sopprimen• do la Voix de l'Avenlr e fondavano l'EgaHté, organo ufficiale della Federazione, stampato a Ginevra. Il Progrés e l'Egalité fecero una propaganda energica, rac– comandando la rottura con ogni politica borghese; Bakounine, appena uscito dalla Lega della pace per entrare nell'Internazionale, ci fu, in questa propagan– da, un prezioso ausiliare. CouJlery non teneva più a sua disposizione che un gior. nale politico, La Montagne, fondato da lui in occasione delle elezioni di Neu– chàtel nel 1868; continuò in questo foglio, a difendere la proprietà individuale e ad attaccare i membri dell'Internazionale che pensavano diversamente d.:1 lui. Egli dichiarò che il socialismo del Progrés e dell'Egalité era « la più sor– prendente e la più terrlblle aberraz.ione che sia possibile d'immaginare»; che un ideale sociale fondato sulla proprietà collettiva era « il più terribile dispo– tismo, la più orribile tirnnnla ». Unf\ parte degli uomini che, alla Chaux•de.Fonds, formavano il partito detto della Democrazia sociale, e che avevano contratto un'alleanza elettorale coi conservatori o verdi, seguivano Coullcry; altri, più a– vanzati, capitanati da Frilz Robert, marciavano col Progrés. Gli spiriti si riscal• davano sempre più da una parte e d,1l!'altra. Una grande ritinione delle sezio• ni del Lode, della Chaux-de-Fonds e del Val de Saint•lmier. fu infine convocata per trattare la questione in una discussione pubblica; questo comizio che eb• be luogo al CrCt du Locle il 30 maggio 1869, votò all'unanimità meno tre voti la risoluzione seguente: « Il Comizio approva il modo con cui l'Egalité e il Pro- 96
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