Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963

fra le rotelle e, con sacrificio della vita ottiene . .. il ritardo d'un quarto d'ora sul qua– drante dell'orologio. In verità l'orologio d'Italia è rimasto indietro di parecchi quarti d'ora, ma non è certo che il ritardo di questi ultimi anni sia dovuto ad immaginari attentati degli anarchici e non piuttosto al fatto che l'orologio d'Italia, come tutti gli orologi d'Eurc:r pa, rinwse troppo lungamente a guaito nel sangue che s'è aggrumato ormai intorno agli ingranaggi. Questo è certo che, se talvolta viene fatto di coustatare che i lavoratori, non' gli .anarchici, assumano atleggiamenti insurrezionali, ciò si deve sovrattutto al fatto che~ come disse Napoleone, la povertà cesserà d'essere sediziosa, soltanto quando l'OT)tP– .Ienw non sarà più oppressiva. E nessuno oserd negare che, dopo la guerra, l'opulen– .za vecchia e nuova - più la nuova della vecchia - non sia stata oppressiva, e non: abbia spremuto serlza pietà nei suoi frantoi bancari la miseria di tutte le gradaz.i()ni sopravvissuta al flagello della guerra . . . . . Ma purtroppo, se di pulci anarchiche si può parlare in questo processo, co– me vi san} dimostrato da altri, che s~ n'è assunto l'onere, esse non sono che pulci, ammaestrate .... A questo proposito non si comprendono le meraviglie del Procurato– re Generale. Ma che cosa c'è di più antico, di più classico, di più consuetudinario dei pr(>. cessi politici inscenati dalla polizia e dal potere politico, che s'inframette nelle opere delta giustizia? E' vero che il grande Carrara affermò il migliore fra i governi esser quello che meno intromise le volontà sue nelle opre di Temi, ma non è men vero che... Tarquinio il Superbo, come narra Tito Livio, volendo vendicarsi dell'indomita '!ere;;za di Tumo Erdo,zio, gli fece ,fascondere armi iti casa per me;;;;o d'un servo e, llccusatolo all'assemblea di macchina;;ione co11tro la patria, lo fece condannare a morte crudele dai Ultini. Dall'antico re di Roma ai giorni nostri la storia di tutti i governi ha qualche macchia ignominiosa di tal fatta e, se Andrea Chénier por~ declamare che il fango di Fouquier non saliva alta bandiera issata a poppa della sua uave spinta dalla sorte, egli dové pure, con quella sua bandiera, veleggiare • alla scogliera bianca della morte•. Ma non c'è bisogno di andare ramo lo,itano nel tempo o nello spa;;io per r1)1- tracciare esempi di violenza del potere esecutivo contro la sovrnmana opera della giusti;;ia: fra qualche giomo bruceremo incensi alla memoria di Giuseppe Mazzini nel cinquamenario della sua morte: e rlon fu il fratello spirituale, non fu l'angelo CU• .stode di Giuseppe Ma;;zini colui che si svenò nell'orrida torre del nostro Palazzo Du– cale per non svelare i segreti della lib~rtà agli sgherri della Monarchia? •La Wudetta ai fratelfi!• la.sciò scritto col sangue, sul muro dell:1. segreta, Jacopo Ruffini. Dopo quasi rm secolo nessurlo ha ancora raccolto l'eredità giacente di quel martire della li,. berrà italiana: la raccoglierete voi, signori Giurati, proclamando domani che il delit– to politico, come afferma la scienza dall'I-lobbes al Carrara, non appartiene al gius pe– nale, ma al gius belli, perchè si definisce dalla prevalenza dei partiti non da verità Jilosaficlie o dai principi di diritto! ... EZIO BARTALINI ')4

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