Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963

Così gli anarchici furono puniti squisitamente nella loro sovrumana sete di li– bertà; perchè nessun sacrificio nei loro Cttfri eguaglia l'ardenza della fede . . . . . . Cli anarchici innocenti hatmo diritto a una riparazione, e 'VOi nott potete offrirla, Signori Giurati, se non rendendo omaggio all'Ideale, elle essi han110 mostrato ,l'amare più di sè stessi e di portare al di sopra dei ioro affetti più cari... A questi uomini è dovuto in riparazione il riconoscimemo che l'anarchismo teorico è im ser~ no e severo aspello della Filosofie, sociale, illuminato da sinistri bagliori soltan·to per la mala fantasia di f1mzionàri pirotecnici o di prezzolati operatori politici. A questi uomi11i è dovuto in riparazione il i-iconoscimento che l'Anai-chismo pra– tico trae le sue ragioni sentimentali da una acuta $ettsibilità sociale, che sublima il dolore umano in' bisogno irresistibile d'azione riparatrice. A questi uomini è dovuto, sopratutto, in riparazione, il riconoscimento che l'A– narchismo non è dourina di delinquetlfi, norf è dottrina di malvagi, tlOtt è dottrina di violemi nè d'utopisti . . . . . . Furono gl'interpreti grossolani di Lombroso ad affermare clte tutti gli a– narchici sono crimi11ali, ma contro la statistica facilona attribuita al grande criminolo· go positivista guizza l'ironia dell'aneddoto sulla pellagra. Si narra, che tm giomo Lombroso, per verificare l'efficienza della polenta di mais guasto sulla terribile malattia dei nostri lavoratori della terra, somministrasse; una cerla dose di granoturco avariato a tre galline del suo Pollaio, delle quali una morì, tma sopravvisse e mia terza fuggì; per cui Lombroso ebbe a conchiudere che il 33 per cento di coloro che si nutriscono di mais avariato muoiono di peltagra,. il 33 per cento campano, e gli altrl.. emigra,w. Non c'è professore della terra, che, per aver trovato anomalie somatiche sul volto cli qualche anarchico caduto nelle mani della giustizia, vossa affermare elle per questo tutti gli anarchici sono delinquerlti: baslerebbe a smentire l'ipolesl t"ngiuriosa per un'Idea antica qua1110il mondo il perfetto equilibrio mentale non solo delle mi• ·gliaìa di lavoratori, che servono questa fede con esempi d'ab11egaziot1ee di paziente operosità rivelatori di un altissimo spirito sociale e d'wia squisita sensibilità politica, ma anche dei fulgidi astri dell'anarchismo, i quali non si limitarono ad illuminare i1 cielo della politica, ma irradiarono benefica luce nel campa della sciema, delle arti e delle letlere . . . . . . Chi polri't insegnare la Geografia ai nostri figli fingendo d'ignorare l'opera giganlesca d'Eliseo Reclus, che fu pure un modesto e fedele militante dell'anarchismo? Come prescindere da Pietro Kropotkine per conoscere il pensiero della Russia con.– temporanea maturatosi a traverso metto secolo di faticosa e rapida evoluzione fi.loso– fica? Chi ha dimetlticato il martirio di Francisco Ferrer, apostolo sì d'una padagogia, che purlroppo è ancora lontana dai crileri dell'arle educativa contemporanea (oppres• sivll e irrazionale), ma anche seminatore di scuole, di semplici scuole elementari in quella Spagna, che comende al noslro paese il primato dell'analfllbetismo? E non è Sebastien Faure m, educatore? E non fu Cipriani, clrc tanlo indulse all'anarchismo, ,wn fu onesto come un santo e diritto e impavido come un eroe legge11dario? E lo stesso Malatesta, che i Ciwati di Milano assolsero, non è agli Italiani un raro esem– pio d'onestà e di fierezze? 92

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