Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963

presa di coscienza dell'oppressione deL lo Stato. Questa presa di coscienza a nostro avviso - è il punto di partenza della libertà; dimostrare Ja libertà e poi andare a votare per questo o quel fantoccio è come mostrarsi sch:avo. Ciò che interessa soprattutto è com. prendere come sia comparso il potere. L'autorità, il potere non nacque per generazione spontanea. Dal momento in cui un individuo è responsabile, es– so esercita una certa autorità, anche in una organizzazione anarchica, malgra• do il controllo e la sorveglianza da par– te dei compagni. In effetti non esiste un sal10 quantitativo tra la responsabi– lità e l'autorità. L'autorità tende, per natura, acl aumentare. Invero è il lin– guaggio che ci fa differenziare l':w1ori. tà (ncgath•a, malvagia) dalla responsa– bilità (positiva, buona): trattasi della stessa fona, della stessa azione. Biso– gna pertanto riconoscere che limitare totalmente il potere non è possibile, pcrchi:: vi saranno sempre delle influen– ze personali (sguardo, tono di voce, etc.), ma bisogna frazionarlo per rende– re Impossibile lo sviluppo dell'autorità (segue da pag. 74) Nota bibliografica Il pregevole studio dello Schmid si basa su tutta una documentazione o– riginale. Fra i libri: - PAULSEN . • Dic Ueberwindung der Schulc » • Lipsia, 1926. - TEPP - « Dlc neuc Scbule • • Ambur• go, 1919. - GLASER . • Vom Kindc aus,. · Am• burgo, 1922. Fra i periodici: « Pildagogische Refonn ,. di Amburgo 90 allo stato puro (dittatore, despota) o allo stato •magico• (cioè come nella tribù di cui il capo è il padre; anche la nostra società conserva questa no– zione: patria deriva da •pater»). In conclusione, la libertà è una lotta contro l'autorità, contro il sistema so– ciale auuale. Bertrand Russe! chiarisce il nostro pensiero quando afferma: « ... Mi sembra che tutto il mondo, sal– vo qualche rarissima eccezione, abusi del potere. Bisogna dunque appianarlo, uguagliarlo tanto quanto è possibile, e non lasciarlo nelle mani di una com. briccola• (da una dichiarazione a L'Ex– press del t. novembre 1962) (I). .NOlR ET ROUGE• (I) Avremmo preferito che i compagni di Noir el Rouge avessero pili estesamente svolto quest'ultimo loro punto di vista, quello cioè rcla1ivo alla « pianificazione • del polere, che, come svolto supcriormen- 1e, po1rebbe dar luoao a delle incomprcn. sioni. Invitiamo pertanto i compagni pa– rigini affinchè, nel loro promesso secondo in1en:en10, vogliano chiarire il loro pen• siero, oltretutto pcrchè la djscussione ini• ziata possa essere più proficua e più in• tcrcss.lnte (N.d.R.). (dal 1917 al 1923 divenuto poi l'« Hamburger Lchrerzeitung ». • Piidagogik Deines Wcsens • di Ambur– go (1919). « Dcr Lcib » di Amburgo (dal 1920 al 1922). • Das Werdcnde Zeltaltcr » di Ambur– go (1927). « Lclpziger Schuhvart • di Lipsia (1922) divenuto poi il « Lclpzlgcr Lehrer• zeitw1g». « Unsere Schule,. di Berlino (dal 1919 al 1927).

RkJQdWJsaXNoZXIy