Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963

chico sono, mischiate insieme a quella fioritura di chiese ateistiche, co– me la Società teosofica, e compagnia. Voi avete una lunga storia di urna. nesimo e scimmiottate la religione, nel movimento anarchico. C.W. - Questa mi giunge nuova. Credevo che un anarchico fosse considerato un ateo. A.H.. Infatti lo siete. Ma voi siete atei di quel tipo come nei vostri inni anar• chici. Bisogna ritornare al 1914 ... C.W.. (con un sorriso nella voce) ,Nomini un inno anarchico (risa). A.H. - Bene, non saprei. Ci sono moltissimi inni cristiani che potreste adottare. Credo persino c,he, se voleste, potreste dire che WiUiam Blake è un anar• chico. Ma il vostro movimento è sempre stato una specie di surrogato al,la religione, è questo che voglio dire. Non cercate mai di convertire la gente? C.W. - Certo. Io continuo a fare propaganda. A.H. • Infatti. E lei vuole realmente, molti anarchici desiderano davvero diffon– dere questa fede anarchica? C.W. - Io direi che noi vogliamo che la gente impari a pensare e ad agire .con le proprie forLe. A.H. - E non credete di correre il rischio di venir messi fuori legge, perchè la vostra fede anarchica può minare l'ordine costituito? C.W. - Solo se diventassimo una minaccia per la società. A.H. - E voi non pensate di essere una vera minaccia oggi, vero? C.W. - No. Noi, naturalmente, siamo per una società ordinata contro il disor– dine di una società governata. (Risa) A.H.. Ma non è forse vero che molte delle persone che aderiscono al vostro mo-· ,,imento sono proprio quelle che non saprebbero collaborare nella vostra società di individui liberi? Che essi sono tendenzialmente (e non voglio dire una scortesia) i reietti e gli spostati, coloro che non sono stati capa• ci di inserirsi nella comunità come è oggi, e perciò si rifugiano da v:oi? Ed essi sono gli ultim_iche si potrebbero pensare capaci di creare da soli uno stato di natura? C.W. - Colui che si sentisse pienamente adattato nella società di oggi, sarebbe un bel misero tip0 di conformista. Non le pare? A. H. - Sono perfettamente d'accordo. N. J. - Ed io, signor Ward, devo dirle che lei non ha davvero l'aria di un reiet.. to o uno spostato. C.W. · Grazie, signor Stevas. (PRESIDENTE: E con questo scambio di cortesie termina il nostro program– ma. Per la rubrica «Che cos'è un'idea», Antony Howard del «New Sta– tesman» e Norman St. John Stevas hanno parlato dell'Anarchismo con Colin Ward). · 85

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