Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

altri anarchici sulla reale situazione in Russia, cominuassero ad esprimere la loro solidarietà nei confronti della rivo– luzione. E' questa la parte più debole che il Masini riscontra nel libro del Fab• bri. Il nostro amico vi riscontrerebbe un «compromesso,. tra il dovere della solidarietà con la rivoluzione, malgrado tlltte le sue deviazioni, e il dovere di combattere contro queste stesse devia– zioni». Gli anarchici italiani hanno espresso, fino ad oggi, le posizioni di principio sulla dittatura già espresse dal Malate– sta, e ritengono altresì, non esservi «compromesso,. tra il dovere di difen• dere la rivoluzione ed il dovere di com• battere, al tempo stesso, tutte le even• tuali deviazioni di questa. Fin qui lo sforzo storico e critico del Masini che rimane sul piano della oggettività. A questo punto, però, egli avanza delle con• siderazioni, cioè delle opinioni di carat• tere politico, che interessano l'essenza stessa dell'anarchismo. Scrive, infatti, il Masini, a proposito del rifiuto degli anarchici di partecipare al potere a qualsiasi li,,ello: Nessuna in– congruenza deriverebbe da quesa posi– zione se l'anarchismo si proponesse un -fine etico e educativo, attuato in sede culturale o comunitaria, ma dal momen– to che gli anarchici scendono come par– tito stil terreno politico, si cimentano nelle più complesse operazioni di lott1J. politica - l'azione sindacale, l'insurre-– zione armata, la gestione collettiva delle imprese, ecc. - essi si trovano davanti ad una insormontabile difficoltà. Da una parte si rifiutano di partecipare alle re-, svo11sabilità di direzione e di difesa del 62 movimento rivoluzionario all'interno de– gli organismi di governo, dall'altra alfu «dittatura,. 11011oppongono l'alternativa di una organizzazione democratica del socialismo (sistema dei partiti, procedi• menti elettorali, istituti parlamentari ...), ma solo la nebulosa della •anarchia"· Prescindendo dal fatto che gli <marchi– ci • si cimenterebbero come partito"• co– sa del resto che ha i suoi precisi limiti, e le sue inconfondibili caratteristiche, determinati dal modo di essere e di ma• nifestarsi dell'anarchismo stesso, che non chiude un occhio per la contropar– tita di vedere accrescere un tantinello o centuplicarsi i suoi aderenti, ecc., ~cc., gli anarchici, non sono convinti che « u– nica alternativa ,. possibile alla « dittatu– ra» sia l'organizzazione democratica del socialismo col sistema dei partiti, delle elezioni, dello Stato, con la polizia pale– se e segreta e con tutte le altre delizie che il « sistema nello Stato,. comporta. Se per socialismo s'intende una socie– tà aclassista, basata sulla libertà e sulla eguaglianza, senza il Padrone-Potere-Au– torità-Stato, che crea privilegi e classi; se il socialismo, al fine di realizzarsi co– me tale, anzichè sbarazzarsi della bor– ghesia e del capitalismo o quanto meno combatterli, come è logico, invece, colla– bora con essi, si sottopone al loro gioco, rinunica alle ,sue finalità, trasforma i suoi principi, avrà un bel pezzo da aspettare prima di potersi realizzare, convinti come siamo che la borghesia, il capitalismo e lo Stato non si presenteranno mai candidati al proprio esaurimento, alla propria estin– zione. Per quanto riguarda la prima parte del– la considerazione critica del Masini, cioè

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