Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963
quella 1es1imo11ia11ui illesa, quasi ritrovata imagi,re del focolare, getti} lo scllianto e il pianto 11ell'm1ii,fa che 11011 viveva più; e, versando le lacrime pii1 amare, 011presso dal rim11ian10 del bel ICIIIP0 che fu, chimm,i ad wto ,ul u110 i nomi della mili geme sbandata dai colpi <lei destino, ma pitì. degli allri invocai forre quella ch'era partila col tenero figlio, strappata a forza dal parenro lare, recando nell'esilio sollanto la speranza, senza sapere clte la mia sorella era partila per più lungo viaggio, era partita per più lungo esilio, per fa 1,atria di ogmmo, dorlde nessuno è ritornato più. UNA VOLTA QUANDO ERO UN ALBERO(*) (•) ine,Iita Una vol1a, quando ero mt albero, e dal clivo salutavo farrivo dt!I sole malliniero, la mia ombra, sul prato, dal mattitro al tramolllo li 1racciava il racconto delle ore e il vasso alato. La rugiada e fa luna mi coprivan di perle; tu potevi vederle e sognarti in ogmma sino al r-isveglio: allora squillava al10, sul pianto degli usignoli, il camo dei galli dell'aurora. 0. FERRARI 49
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