Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

proclamato lo sciopero generale e rivoluzionario; vennero assaliti i posti di po– lizia nei rioni popolari, le barricate s'innalzarono nelle strade e le sparatorie si sus– seguirono ora per ora: li bilancio delle vittime di questa rivolta popolare, secon– do la stampa borghese, ammontò a 700-800 morti 4000 feriti e 52000 operai arre– stati. Per vari giorni La Protesta uscì con due edizioni giornaliere, invitando gli operai alla lotta e alla rivoluzione sociale. Il 14 gennaio la polizia chiudeva la ti– pografia, ma il 21 il giornale riappariva di nuovo .. Nello stesso tempo apparivano il settimanale La Obra di Antilli e R. C. Pacheco, il settimanale El Burro con circa 40.000copie di tiratura e Bandiera Roja con 20.000copie settimanali. La set. 1ìmana di sangue del mese di gennaio poteva trasformarsi nella agognata rivolu– zione... Durante tutto il periodo del 1921ebbe luogo nella Patagonia un movimento di sciopero molto importante. Lo avevano scatenato i braccianti, operai della cam– pagna, soggetti ad inumane condizioni in una regione, allora, quasi selvaggia. Il governò mandò, come pacificatore, il colonnello Varela. Il massacro fu terribile e il procedimento •esemplare». I prigionieri dovevano scavare le loro fosse e veni– vano fucilali con la pala nella mani. Ai feriti era riservata una sorte più terribile. Bastonati e cosparsi di benzina venivano bruciati vivi...... L'intero paese ebbe grande commozione nell'apprendere tali raccapriccianti notizie. Un operaio tede. sco, Kurt Wilkens, lanciò una bomba contro il Varela. (5} COi!IPLEi!IENTO DI ATTIVITÀ, IL SUl'PLEi!IENTO, EDIZIONI Senza diminuire l'entusiasmo né il contributo di nessuno dei suoi fondato– ri, si può dire che il clott. Juan Creaghe, di origine inglese, ru per molto tempo l'• anima,. della pubblicazione. Di forte impulso e di mentalità costruttiva, incli– ne alle realizzazioni metodiche, concrete, accarezzava l'idea di acquistare un ter. reno e costruire un grande edificio per il giornale, dotando la tipografia di mae– chinario moderno. Non poté portare a fondo un'iniziath•a così grande, però ac• quistò una tipografia che è anelala arrichendosi di macchinari e di accessori si– no a convertirsi in una casa editoriale importante. Queslo sforzo si ripetè più vol– te durante la lunga storia de La Protesta. Ogni volta che la tipografia veniva cli– strutta dalle orde patriottarde o dai comandi polizieschi, il dottore Juan Creaghe con una volontà e costanza tutla propria, riprendeva il lavoro di risanamento. Ripetutamente, come nella leggenda di Sisifo, si ricominciava il lavoro mo– desto, cosciente, pertinace per costruire una Editoriale. Ci furono degli opuscoli che si stamparono ripetutamente, ed ogni volta, la tiratura raggiungeva le 10.000 a 50.000copie. Si vendevano "i militanti in pacchi da cento copie destinate alla (5) L':itto di Kurt Wilkcns mcrila la simp:i.1i11popoforc, tanto per il suo significato, quanto per la sua dclk:i.tczza . Per vari giorni attese prima di decidersi a cimpicre l'a11en1a10, per non colpire una barn,. bina· che accompagnava il Varcla sino all'aUIO che lo 1rasporla\-a. Varcla morl. Wilkens rimase gra,·cmcntc reri10, poi ucciso nel lcno dell'infermeria del carcere. Fu un carceriere ad ucciderlo con un colpo di fucile. Il can::cricre \'enne considerato come irresponsabile e condotto in un ma• nicomio. ·Ci ru un \'indice che si foce rico\·crare nel manicomio fac-cndosi passare come ammalato cd uecise l'assassino di Wilkcns. 42

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