Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963
Troviamo conferma di questi ricordi lontani in E. Gilimon e nelle note di M. Nettlau, che ci danno un ricco elenco di nomi e di fatti e, a garanzia in– controvertibile, una quantità di pubblicazioni edite in Argentina e in altri paesi d'America, ognuna in lingue diverse. Senza dubbio le prove abbondano. Erano quelli tempi fecondi per la pro• paganda delle idee sovversive. Per le condizioni deU'epoca, improntata a grandi trasformazioni politiche ed economiche e per l'entusiasmo rivoluzionario che sep– pero suscitare gli internazionalisti, il periodo che va dal 1870 al 1920 può coli~ carsi tra i più straordinari per la propaganda delle idee e delle organizzazioni anarchiche. Non erano quelli giorni idilliaci, riflesso di calma, nè di riposata seminagi~ ne ideologica. Si viveva in una psicosi rivoluzionaria, della quale fu impregnata tutta le letteratura dell'epoca e sopratutto la stampa libertaria di tutti i paesi. La propaganda e l'azione si ispiravano all'idea di una rivoluzione prossima, im– minente, incontenibile e irrefutabile. Si rafforzava in aspirazioni rivendicative, poste da un proletariato che entrava nella lotta con un senso che oggi si scon~ sce nelle lotte operaie. Sembrava che il movimento operaio prendesse fiducia dalla propria fona, dall'idea che richiedeva una coscienza sociale ogni volta più precisa. Allora i sindacati non erano contaminati di riformismo politico. Non e– sistevano allora i * partiti di massa» e la pretesa coscienza proletaria era al suo stato puro. Erano tuttavia quelli i tempi della * propaganda col fatto•• dell'dl– lcgallsmo » e dell'azione violenta. Ragioni morali giustificavano gli attentati re> mantici e quelli vendicativi. Da parte sua la borghesia non andava con le mani pulite e le repressioni poliziesche erano violente, a volte feroci. La m_aggior parte dei militanti che abbiamo citato arrivavano nei paesi d'America sfuggendo alle persecuzioni dei propri rispettivi paesi. Dopo poco tem– po, però, dovevano odiare il sognato $'. puerto de reposo » (oasi di pace), e veni– vano incarcerati, torturati, o esiliati. Anche ai nativi non toccava sorte migliore. ALTRI PERIODICI E PUBBLICAZIONI Nello stesso anno in cui si fondò La Protesta Humana, si pubblicavano a Buenos Aires Clcncla Sodai, rivista, e El Rcbclde, periodico. E in lingua italiana L'Avvenire e La Nuova Civiltà, senza contare i numerosi periodici sindacali. I– noltre, ogni entità sindacale possedeva un organo proprio, mensile regolare. Soltanto a Buenos Aires, senza contare il resto del paese, esistevano una trenti– na di organizzazioni sindacali. {2) (2) Una delle caratteristiche esscn:r.ial .i della F.O.R.A. t quella di considerare che il sindacato è un mcuo e non una finalità. La sua struttura si basa sul sindacato di categoria o di mestiere: sindacate degli edili, dei pittori. dei carp<'ntieri, ccc. ccc. Ogni raggruppamento di mestiere eou– SCl"\'ala propria autonomia. Questa forma di decentramento funzionale dentro la Federai.ione ~r– mcne una maggiore armonia con l'idea anarchica. Si ritiene che il sindacato d'industria che riu– nisce tutt.i i mcs1ìeri di una stessa industria stabilisca ed ::i.limen1iun principio di e<:ntraliuationc. I partigi::i.nidel sind::i.calismoautosufficien1e hanno combanuto il sistema .-!oris1a •· additandolo co– me inefficace. 36
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