Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

A. Gorelick, Voline, Schapiro, Archinoff, Maximoff, Mackno, E. Goldman, A. Berkman, L. Chomy e tanti altri che sfuggono alla nostra memoria. Dapprima e all'inizio del secolo l'emigrazione era libera per i paesi d'A– merica. Si viaggiava quasi senza inconvenienti da un paese all'altro, da un con– tinente all'altro. Potrei dire che la Prima Internazionale nacque in un'epoca di internazionalismo praticabile e praticato. In qualsiasi luogo del continente ame– ricano si costituivano vere e proprie colonie di emigranti di lingue diverse. Era tale la intensità di questa emigrazione che era possibile dar vita a pubblicazio– ni ideologiche o politiche in numerosa profusione, come era il caso dell'Argenti.., na e degli Stati Uniti. Il nascente movimento anarchico argentino ricevette la visita, l'apporto e l'influenza diretta e personale di propagandisti magnifici che si fusero e integrarono in tutte le attività possibili. I militanti spagnoli e italia– ni si trovavano in ambienti vicini ai loro temperamenti congeniti. I primi incon– travano possibilità di una stessa lingua, i secondi una vasta colonia di emigran– ti e una lingua che assimilavano facilmente. Malatesta e Gori, principalmente il primo, sono stati quelli che hanno lasciato, incontestabilmente, più orme del lo– ro passaggio. Per queste favorevoli circostanze, dice D. A. de Santillan nel volu– me intitolato Certamen lntemaclonal de la Protesta (1): « Malatesta arrivò a Buenos Aires nei primi del 1885.Con uno dei suoi amici d'Italia, Francesco Matta, apri una piccola officina meccanica. Fece anche una puntata in Patagonia e rimase nel paese fino al 1889.In questo periodo realiz– zò un'eccellente propaganda, fondando La Questione Sociale, in spagnolo e in ita– liano. Contribui a formare il sindacato dei panettieri con Hectos Mettey e altri emigrati nell'agosto del 1887.A Malatesta si deve in gran parte la iniziale preva– lenza degli anarchici nelle lotte sociali dell'Argentina, perchè le correnti autorita– rie del socialismo, che non avevano affatto ottenuto simpatie in quel paese, non poterono offrire una propaganda orale e scritta tanto solida come quella svilup... pata da .Malatesta» .... (pag. 36) Santillan annota ancora: « Nel giugno 1898,poco dopo la p:trtenza di Josè Prat, arrivò in Argentina un grande propagandista dell'anarchia: Pietro Gor'i. Per la sua eloquenza, per il suo sapere, per le sue qualità personali, Cori si pose subito al centro della vita intel– lettuale del paese. Nel novembre 1898Cori pubblicò il primo numero di Crimino– logia Moderna; e ebbe un esito consì1erevole come esponente delle nostre idee. Così Gor'i fu lo iniziatore di una vasta corrente di studi penali e psicologici alla quale si tenne legato intimamente Josè Ingenieros. Non c'era una città impor– tante del paese che non richiedesse Gori per delle conferenze. Non si era éono– sciuto un oratore della sua taglia e della sua popolarità. Se l'anarchismo si dif– fuse in Argentina lo si deve in gran parte al lavoro brillante del grande propa– gandista•· (pag. 38) (I) Certa.men Intemaclonal de la Protesta. In occasione del treni esimo anniversario della sua fon– dazione (1897-13 giugno 1927). Editoriale La Protu1a Buenos Aires 1927. 160 pag. 27 ll 19 (rilegato in tela). Vi appaiono scritti di M. Nettlau, di A. De Santillé.n, J. C. Valadés, E. L. Ara~co. Luigi Fabbri, H. Treni (fedeli), B. Aladino. 35

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