Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

E' nella voluminosa e importantissima collezione di questo giornale che lo stU•· dioso, qualunque cosa desideri conoscere circa le idee e il movimento anarchico della prima metà del nostro secolo, incontrerà clementi per studiare e compren. dcre uomini, cose e avvenimenti. Perchè nonostante le reazioni, La Protesta è risorta sempre e anche oggi è come un faro che illumina la nostra strada,. (pag. 34 Suplemento, 1957B. Aires). Veterano tra i portavoce vetcrcni dell'anarchismo intemazionale, La Protesta di Buenos Aires ha compiuto il 13 giugno 1962, il suo scssantacin• quesimo anniversario. Si avvicina per anzianità a Frecdom, fondato a Londra con la parteci• pazione di Kropotkin nel 1884; a Recht Voor Aller, che cominciò a vedere la luce e La Haya già verso il 1885; a Le Ubertaire, fondato da Luisa Miche! e Sebastian Faure nel 1895; alla Adunata dei Refrattari, che raggiunge le sue quaranta primavere di sostenuta esistenza, essendo a sua volta continuatore di Cronache Sovversive, fondato da Galleani nel 1903 a Barre Vermont (U.S. A.), essendo a sua ,,olla questo la continuazione della Questione Sociale, fon• dato nel man.o 1885 a Torino (in sostituzione del Proxtmus Tuus, del quale seguì la numerazione) e che appare nella sua seconda epoca a Paterson, dal 1901 al 1903, sempre diretto da Gallcani. Non possiamo dimenticare in questi accostamenti la pubblicazione bilingue Le Reveil • Il Risveglio, fondata da Luigi Bertoni sul nascere di questo secolo, che nel 58. anno della sua esisten– za ebbe una breve riapparizione e che oggi si trova sospesa. DA "EL PERSEGUIDO" A "LA PROTESTA HUMANA" La Protesta potrebbe considerarsi come il prolungamento de El Persegui• do che vide la luce per la prima volta il 18 maggio 1890,mantenendosi fino al 31 gennaio 1897.Possiamo attribuire questa correlazione perchè le due pubblicazi0- ni si richiamano alla stessa tendenza comunista. anarchica e perchè fondatori della prima fecero parte della seconda. Il 13giugno 1897ha inizio in Buenos Aires la pubblicazione de La protesta Humana. li suo primo direttore è un ebanista catalano: Gregorio Tnglànl...afarga. Nella sua larga ed accidentata storia occupano PoSto nella direzione firme tan– to valorose, come quelle di Jean Crchage, José Prat, Enrique Nido, Eduardo Gilimòn, Alberto Giraldo, R. Gonzales Pacheco, Fiorendo Sàncheà, J. M. Acha, E. Lopez, Arango, Diego Abad de SantiUàn, per limitarci a citare i più conosciu• ti. Come collaboratori diretti ebbe sin dai vecchi tempi Malatesta, Esteve, Gori, Mella, Guaglianone, Josè Ingenieros, F. Basterra, Pellicer, Julio Camba, Zambo– ni, Maturana, Hucha, Onrubia, J. R. Barcos, Carulla, L. Llugones, Quiroule, An– tilli, Montemayor, (O. Ristori), Jean Grave Kropotkin, Virgilia D'Andrea, Bor• ghi, Gigi Damiani, A. Meschi, Roberto D'Amicis, Bastian, Colomber, Armand, Han Ryner, Acharìa, Lu• Chien •Bo, Bertoni, Bemeri, Luigi Fabbri, Luce Fal>– Dri, Hugo Treni (Fedeli), Max Nettlau, Bemad de Ligt, Ernestan, Hem Day, R. Rocker, Leo Campion, S. Faure, A. Souchy, L. Lècoin, M. Villar. etc, etc. At· traverso gli anni la lista dei collaboratori si ampliava a mano a mano che si ampliava il raggio di azione e di interesse per la pubblicazione nelle sue diverse fasi e aspetti. E' così che attraverso le sue colonne siamo arrivati a conoscere per la prima volta Domela Niewenhuis, Comelisen, Pierre Ramus, Pierre Besnard, 34

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