Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

,principi delle vecchie aristocrazie, gli imperatori ed i Papi di tutti i secoli; non è dunque una novità intelligente per i supercapitalisti mondiali quella di com– battere la cultura: solo che, mutati i tempi per le pressioni dal basso, sono an– che mutati i sistemi. Scrive il LaPorta: cli progresso dell'uso degli strumenti elementari di cul– tura può essere pericoloso, se non lo si blccca in qualche modo. li modo è stato trova10, e brillante, efficace, perfino economicamente convenkntc. Chi sa leg– gere e contare, ha bisogno di letture che gli facciano passar la voglia di contar troppo, e in ultima analisi, di capir troppo». A questo scopo provvedono le •cin– que vie• del controllo di massa: i rotocalchi, la letteratura evasiva, il cinema, la radio e la televisione, gli spettacoli sportivi. Queste ... vie sono come quelle del... Signore, perché sono piene cli vitalità pecuniaria, rappresentando anche un ottimo affare sotto il profilo strettamente finanziario. I padroni, oltre a strumentalizzare le masse nelle aziende, fabbriche, e nei campi, i·iescono anche a controllarle nel loro tempo libero, appunto attraverso i grandi mezzi di comunicazione: l'individuo-produttore viene strumentalizzato prima e poi, quale individuo-consumatore viene controllato ed utilizzato. I pa• droni, cioé, costretti ad incrementare culturalmente ed economicamente delle classi sottoposte, perfeziona tecnicamente dei mezzi i quali soddisfino le esigen- 1.e della classe produttiva ma che non scalfiscano le loro posizioni di potere, e che, anzi, riescano a sfruttare quelle esigenze, offrendo alla classe produttiva, prodotti sofisticati, ma molto appetiti. Conclude il Laporta, dopo aver rilevato che nulla lascia pensare che il cer– chio magico possa essere spezzato: «L'unica minaccia dJ rottura ~ lo sv:llupJ)OI di una azione esterna ad essa, diretta a rendere autonomo Il processo di fonna– zionc culturale delle masse. L'unico pericolo per le élltcs è uno sforzo di auto, educazione popolare». L' O. A. S. NON C'ENTRA!!! No, non c'entra l'OAS, i cui metodi ... plastici. sono purtroppo tanto noti che non abbisognano di dimostrazioni; gli... oaslni non sono dotati di eccessiva fan– tasia e la loro monotonia è notoria. Ma chi è stato a giocare quel simpatico e birbonesco tiro al vescovo cattolico Lacaste di Orano, il quale, fern1atosi a Firen– ze nel viaggio verso Roma, è stato derubato di tre valigie che teneva nella sua automobile? Se l'episodio terminasse al solo furto, si potrebbe pensare ad uno dei tani i ladruncoli che infestano le città d'Italia e che, di fronte ad una lucente, fragorosa, aristocratica vettura, con targa estera, non sa tenere le mani io ta– sca e compie un determinato reato, previsto e punito dalle leggi vigenti. Invece, no! il ladro od i ladri, dopo aver asportato un calice d'oro, una mi– tra (attenzione, proto! una mitra, femmina ....), un mantello etc., ha (od hanno) lasciato nella valigia degli indumenti ... intimi femminili; sl, d'accordo, i valori venali degli oggetti erano molto differenti, ma, alla fin fine, si può avere una certa consolazione nel constatare che un mantello vale meno - da un punto di vista estetico - di una panire cli seta carnacina e che una mitra non è superiore ad una guaina ovattata e sagomata ad anfora greca. I valori affettivi? D'accordo, sono diversi! La terra dei Buffalmacco e Clandrino ha dato uno spunto di racconto boc– caccesco: manca un poeta ... bernesco! 28

RkJQdWJsaXNoZXIy