Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

ti difettosa e ricusino di continuare a produrli. Anche nei rami meno numerosi, la cui occupazione consiste nel dare a queste merci un aspet– to attraente, unito e durevole, si potrebbe fare qualcosa pei' ragguaglia– re il pubblico e dare impulso al movimento. Lo stesso si dica relativamente ai lavori chimici, aJl'infemale lavo– ro della biacca od altri analoghi, in cui il lavoro stesso e non il pro– dotto rovina la salute. Nessuna commiserazione, nessuna legislazione riescono effettivamente utili; allo scopo di far disertare questi lavori, occorrerebbe coprir di vergogna coloro che permettono di farsi ucci– dere in tal maniera, ponendosi al di sotto dei crumiri, come realmen– te lo sono; e fino a quando così faranno, delle nuove vittime - che ignorano a volte a11'inizio a qual lavoro si dedicano - saranno chia– mate di giorno in giorno a riempire le file diradate dalla caduta delle inevitabili vittime che le precedettero. Così pure gli impiegati di commercio, non potrebbero far trion– fare parecchi deHe loro rivendicazioni immediate, se prendessero la risoluzione di considerare come disonorante il mentire al pubblico, come fanno oggi, per realizzare delle vendite più importanti e man– tenere e migliorare con questo fatto la loro posizione? Il pubblico naturalmente si schiererebbe dalla loro parte, boicottando i commer– cianli ostinati che sarebbero piantati in asso con le loro merci sca– denti. E' realmente difficile in generale per il pubblico di sentire della simpatia per queste classi di lavoratori tali e quali esse sono oggi: ci possiamo affliggere della lunghezza della loro giornata di lavoro e sop– portare di buona voglia gli inconvenienti che ci causa a volte la chiu– sura di buon'ora dei magazzini; ma sappiamo che la nostra simpatia non impedirà ai giovani di negozio di venderci dei commestibili andati a male per freschi, se il commerciante da essi lo esige. Insomma, come consumatori, non possiamo sentire simpatia per gli strumenti del <:api talismo: e come le grandi masse sono dall'una e dall'altra parte composte di lavoratori, ]a divisione e l'ostilità persi– stono fra di essi. Ed una sola azione pratica, la mutua solidarietà, può vincere questa ostilità; la convinzione ed il sentimento sono bensì ot– timi fattori, ma non convengono a tutti i casi. Questi esempi per quanto possano essere bene o male scelti, chia– riscono, io credo, fino a un certo punto il pensiero, che, d'altra parte, non dipende dal valore di questi esempi. Mi rendo un conto esatto del- 23

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