Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

l'azione, alla pratica della virtù come abi10 costante dell'essere umano, al– l'esercizio della volontà che non disde– gna l'aiu10 chiarificatore della ragione e il calore del sentimento. Non a sproposito la scuola attiva, superando il verbalismo e l'astrattismo della vecchia scuola tradizionale, affer. ma che il migliore esercizio alla realiz. zazionc di un costume di vita morale consiste nel mellere l'alunno in condi– zioni reali di ambiente adatto e nel ren. derlo fattivo mediante l'autogoverno disciplinare e didattico, inteso come libertà e responsabilità insieme. L'edu– cazione morale è anche buona abitu– dine dell'educando, ma non s'identifica con questa giacchè essa deve essere superata nel suo meccanismo attraver– so una condotta morale responsabile e libera, consapevole e piena d'iniziativa. Non soltanto precetli e sapere mnemo. nico, ma riflessione e osservazione di– retta della natura e degli uomini; non solo conoscenze verbali e passive, ma lavoro cosciente e attivo; non lezioni « logocentdche •, ma lezioni che mira– no a fare dell'alunno l'attore protagoni– sta della scuola; non monologo del maestro, ma dialogo tra maestro e a– lunno; non autorità che s'impone dal– l'alto, ma prestigio morale ciel maestro ed esperienza viva e comunione d'amo. re tra docente e discente; non sperso– nalizzazione, ma individualizzazione e socializzazione della scuola; non pre– mi e castighi, ma persuasione e amore, libertà e solidarietà. L'educazione etica si concretizza e collima con la formazione del caratte– re, che è ,c,: il cen1ro e il fulcro della per. sonalità » dell'uomo, orientamento co– stante al bene, capacità di amare se stesso e gli altri non come semplicli mezzi ma come esseri aventi in se stessi il loro fine, gusto dì rispettare la dignità umana come il valore più alto della vila e degli uomini, forL.a di su– peramento di ogni eteronomia e atti– tudine di autonomia pratica, possibilità di vincere la nostra natura inferiore e temperamentale e realizzazione della nostra umanità, disciplina della nostra umanità mediante la nostra coscienza morale e la nostra volontà, lotta contro il male e tensione costante verso il bene. L'educazione morale pertanto non è un dato, ma una conquista incessante; non è un dono elargito all'uomo dalla natura una volta per sempre, ma un i– deale che si raggiunge e non si rag– giunge mai, che è immanente nell'uo– mo e nello stesso tempo lo 1rascende continuamente, che trova la sua mate. ria fuori dell'uomo, nella natura e nella società, ma che si attua sempre e so– prnttutto nella nostra coscienza e nella nostra interiorità. P. VILLELI..A Scritti editi ed inediti di MICHELE BAKUNIN (a cura di Pier Carlo Masini) I. - La teologia politica di Mazzini e l'lntema7Jone ( 1871) 2. - Ritratto dell'ItalJa borghese ( 1866-1872) 3. - Scritti napoletani (186.S..1867) . In corso di stampa Richieste a: Novecento Grafico • Via Pignolo 9 . BERGAMO L. 800 1.000 1.000 13

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