Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

fattore di progresso per l'eliminazione. Su questo piano strettamente biologico esistono delle critiche, egualmente biologichi:: e scientifiche, che vengono OJ>– µoste al razzismo « biologico ». Innanzi lutto, la teoria ereditarla, che è sempre valida, non deve essere presa in considerazione da un punto di vista semplicistico, giacchè ogni nuovo essere (formato dai cromosomi paterni e materni) non è una equazione arit– metica: il numero pressochè infinito delle nuove combinazioni tra cromosomi (ciascuno risultando e conservando un'eredità di secoli) rappresentano sempre una incognita. Le possibilità della selezione (naturale o artificiale) nell'uomo, non sono nè facili, nè evidenti e, ancor meno, accettabili: quattro generazioni umane completano un secolo, mentre nel regno animale, per lo stesso periodo, si possono osservare migliaia di generazioni. Il fenomeno ciel mutamento, sco– perto da cinquant'anni circa, è assolutamente imprevedibile e lascia comparire delle nuove qualità assolutamente causali. Non esiste pertanto un carattere razziale in assoluto, nessuna razza interamente definibile e, ancor meno, una evoluzione prevedibile. L'uomo non può, in effetti, come vorrebbero i biologi razzisti, essere incasellato in uno schema zoologico nel quale l'homo sapiens sarebbe espresso da un'equazione. I fattori intellettuali, morali, creatori, sociali, produttori, eco– nomici non possono essere gerarchizzati, ed il ruolo che assume il mezzo di formazione - professionale, sociale, climatico - è considerevole e può, da solo, mutare il comportamento, il .:aralterc, l'alt iludine degli individui: il n:izista Himmler, volle tentare di creare una • razza pura,. ed istituì in Germania dei centri speciali nei quali delle donne volontarie, dopo un esame medico ed an• tropologico minuzioso, procre.irono con soldati SS, anch'essi ben selezionati e lo Stato prese l'incarico cli educare questi futuri •superuomini»; questi bam– bini allevati artificialmente, senza un centro affeuivo reale, ebbero uno sviluppo ritard.ito, divennero deboli, idioti. Ci auguriamo che questo esempio re,,;ti unico, giacchè è sufficiente da solo a dimostrnre la falsità delle pretese biologiche dei ra1.zistì. In realtà la biologia ha dimostrato dopo molto tempo che la rana supe– riore non esiste e, men che meno, la razza pura . ..Quando due rauc si scontr.1.110.esse a volta si lotL1no, m., sempre si accoppiano .... Tulle le alluRII popolazioni sono mcllccc, cento ,·olle meticce•. MILLOT (op. cli.) Tutte le grandi opere um~nc sono dovute ai popoli che hanno una com– plessa eredità: i Greci della gro.nde epoca erano un misto di navigatori d'Africa, d'Asia, di $cmiii, di Mediterronei, di Nordici. Gli Anbi, che vivevano in uno stato pressochè selvaggio, cre.1rono una grande civiltà dopo le loro conquiste e do1>0che si mescolarono ad altri. Quando il razzismo vuole preservare una razza crea artificialmente una « purez:r.a» di sangue! Punto di vista sessuale Questa purezza di sangue non può mantenersi se non col pregiudizio ses· sua!e, che è il lato biologico della sessuali!.) del ranlsmo: una ,azza che sl ritiene superiore tiene obbligatoriamente alla conservazione della « purc1.za ,., ed evita, ad ogni coslo, le confusioni cli razze. 9

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