Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962
mente unica, e come tale inimitabi– le; così come lo è il .mperuomo oi.etzsciano. E quando gli istinti unrn– ni puntano esclusivamente su tnli li– miti, quasi sempre falliscono; o peg– gio diventano molto dannosi per la società. Ne abbiamo avuta un'abbon– dante esperienza con i pseudi Juper– uomini Hitler e Mussolini. Con questo non è detto che si deb– ba ritenere spiritualmente e pratica– mente inutile qualsiasi filosofia. Si fa piuttosto osservare che fra le teorie 61osofìche in genere e la pra– tica <luotidiana, non esistono, diremo cosi, sicuri aneJli di congiungimento; come esistono, ad esempio, tra la tecnica teorica e quella pratica. Le comunità umane sono molto più complesse, anche delle pili complica– te calcolatrici. elettroniche. Un tipi– co, atluale e clamoroso Callimento tra fìlosofia e vita vissuta, lo abbiamo nell'esistenzialismo. Questo, nella sua sostanza puramente filosofica, esprime certamente le piÌI profonde inquietudini dell'intelligenza e del 1cntimento posle di fronte al tormen– toso enigma dell'esistenza. Volendo– lo invece come vita vissuto, ha creato una schien, di persone ridicole ed illutili. Comunque nessuna filosofia si pre– senta assolutamente originale. Filo– !oficamenle, cioè come libera critica, possiamo individuare il sorgere di un particolare anarchismo nelle pri– me filosofie scet1iche dell'antica Gre– cia. Le idee di Pirrone, di Protagora e di Seslo Empirico, rapprescnlereb– bero le prime luci di un pensiero libertario. Difatti, originariamente, il termine scetticismo aveva il signi- 6cato di « libero esame ». Piìi lardi tale termine designò il dubbio esteso deliberatamente e sistcmaticameule a tulle le idee e a tuHi i fatti della conoscenza umana. E dall'autorilà di quest'ultima definizione il moder– no anarchismo si è alquanto stacca• to, in quanto, nonostante tutto, in– tra•vede concrete possibilità di rimediare, almeno in parte, all'inter– minabile catena di errori e di trage– die seminate lungo il cammino della storia. D'altronde se ai giorni nostri può essere sempre possibile uno scettici– smo come tendenza dello spirito, cioè una tendenza, più che lcgitlirna, a non credere tanto fncihnente a certe idee o a certe azioni, non è però più possibile come dottrina sistematica e assoluta. Di lronte al dolore umano - so– pratutto quando è provocato dal principio d'autorità e dalla volontà di potenza - cade ogni sistematico scetticismo '. 1 ..- Volontà di potenY-l\• può essere intesa anche come t>O!itiv11 elevazione della ra:u:n umana, se ,•iene conce1>ila nel senso di usttro le fone dell'intelligemm e del la,·oro come pacifico dominio sulle CO!C e sugli i.!llinti pii1 pericolosi che contirn1nmen1e insidiano la nnturn unrnna. li senso, cioè, di essere vcrn– menle degni della noslra su1,eriorità natu• raie: dalla remol:i conquista tlcl fuoco, siamo sia.li capaei di porre, 11onoslantc i po!senti istinti primordiali, le basi delle prime eivil– l;Ì; perché, proprio ora che incominciamo n viaggiare nello s1rn :r.io siderale, ti donebbe inabissare nel nulla un milione d'anni <li esistenza umana? Che abbia (Hoprio commes– so un gran<le errore quell'uo1110che j)er pri– mo afferrò un ramo d'albero, acceso da un fulmine o per spon111nea co111bus1ionc: il prodigioso e diabolico fuooo che da quel mo– monto fu poslo al servizio delle comunità umane? E notare che questo fu il primo e ,·ero ntto di • ,·olon1à di potcnu •: il p1111fospai,;io-temporale o,·e si ,·11rcerono i confini della naturale animalità per iniziare 549
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