Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

1n,g110 Dott. Nic ... ( 'iccolcnko) 4 \1omo di vasto e profonda cuhuro. TI discorso cadde subito sulln co.sidclla e diltatura del proletariato•· La • dittalnra del prolet;;arinto è quel.la che è, e se In si o~Ctt3 In si deve accettare ~ì, come la prnlica cc l'ho posl3. La dit1oluro del pro– letariato non pl1Ò C$Sereche come è qui, in Russia, e ,,uesto esempio Jcve soprolutto ~cn·iro n voi compngni clic 0110013 non n,·ctc a,•uto lo ,·ostrn rivoluzione•• Jiccva A. Rckmanu. « Contro chi nitrì deve lounre la dillatura se non conlro tulli quelli che 11011 la pensano come i dittatori? L:i si vede in HuMia molto bene: è oontrori,•olu'llionorio J'nnarchioo che vuole I'a11profondimen10 della rivolu7.io11ecosì C(,m'è oonlrorivoluzionario il t ricc e JH>dcrosa ed efficace oratrice tenne per lunghi anni ,·asti giri di conferenze, in inglese soprolullo, i11 tutte le parti degli Stati Uoiti, e per lunghi anni diresse lo ri– vista di lingua inglese e lllother Eort/1 • (Modrc Terra) e il giornale « Tl1e Blost ». Fu o.rrestata piì1 volte. D11r11n1e la guerra ~lel 1914-18, per la sua opera e la sun pro• paganda contro la guerra, ,·enne nuovamente arrestala e proposta per In deportHione, Scoppiala la rh·oluzione, domandò d'CMCre i11viota in Russia, deporlazione eseguita nel clicembre del 1919. Dal go\'Crno bolscevico venne subito incaricata di s,·olgere atth•ità cuhurnli e c»llaborò col governo sino o quan– do, nel 1921 n,·,,cnnc lt1 ri\'olta di Kronstad e la terribile reprCMione conlro gli operai e i marinai che a,•evano iniziala l'ngitozione tesa n far ritornare il go,·erno alla politica dei •Soviet• (Co11sìgli degli Operai e dei SoJ. dati) libcrrunentc eleni dagli operni rivolu- 1.ionari. DoP<' la repressione di Kronstad, Emma Coldmnnn ed A. Berk111aun i1wiarono una lcllera di dimiMioni. da tulli gli incarichi goYernolivi, 11 L.!nin. Non volevano essere in alcui1 modo corresponsabili ooi anassacr11.• 592 menscevico che vuole la ~tituentc. Due mesi lo era conlrorfroluzionorio chi tentava vendere o cc;mprare ,iunlche cosn; ora è contr<>ri,·oluzionario ehi sostiene ancora, come due mesi fa lo SOSlCllCVIIIIO tulli i comuni– sti, che il libero oommereio è un passo verso il ris1abilimcnto della borghesia e del capi– talismo, questo solamente perchè i capì hanno cambiato di opinioni•· e Se si ammelle la dillatura, bisogna nm– mellerla C<'n tutte le sue conseguemte: stato, polizia, esereilo, burocrazia, soprusi, 1>erel1~ souo tutti auelB dì uo unica catena•· e La burocrazia •• dice il D011.Niccolcoko, « è forse In 111alntti11 più grave che abbia col– pilo lo nostra po\·era Russia. Se un operaio, prima della rivoluzione, aveva due paraMiti, tori del poJH>loe dei marinai di Kron.1ta1l. Alla fine del 1921 riusciva a lasciare 111 Russia e a rifugiarsi, prima in Cermonia, JH>i in Francia cd in Inghilterra, cd infine negli S111tiUniti e nel Canadà. Sulla Russia e la sua esperienza scrisse una serie d'importanti articoli. Scrisse aocha dh·ersì libri. Dopo lo rivoluzione del 1936 fo in Spagna e ne ritornò entusiasta. Moriva a Toronto nel Canodà nel 1940. 4 D011. A. Nìcoolcnko era uomo di grande qualità e conosceva perlellamente diverse lingue. Era vissuto, prima dclln rivoluzione, lunghi anni in Francia e in S,·izzcra, dove, oltre alla sua profCMiione di medico, cserci– tn,·a anche q\1clla di giornalista. Allo scoppio della ri,·oluzionc rientrò su• bito in Russia. Partecipò alti\·amcnle al 1110- ,,imento anarchico, e nel 1921 oonscrvava ancora molto entusiasmo. Quanto n,·en11110 oonosccnza <lclla famosa « l'iottoformo dfllln Opposi:io11e Operai« •• e ,·olc1ulo portarla in Europe, egli la lradusse in francese e in 11110 11ot1e.Quella sua fu la oopia che cir– colò l'Europa, e venne pubblicata in fran– cese e sen•i per la traduzione spagnola, ccc. Non ho mai 1>iì1so111110 come finì.

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