Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962
gente Martin Galdos che dice: ((La mia missione si va compiendo a poco a poco. I nuovi mili1an1i si avvicinano passivamente, però otterrò <tuello che chiedo loro. Il materiale ricevuto è staio già distribuito ma ne ho bi– sogno ancora, perchè la propaganda esige una maggiore rapidità cd una migliore 1>rcscutazionc. li mio lavoro non può essere svolto con l'intensilà voluta, pcrchè il Commissario di Battaglione non ammeue la politica di partito. 1o non riconosco la sua organizzazione e poi parla sempre di anti– fascismo ed in nome del governo popolare repubblicano. Perciò ritengo assolutamenle necessario, per il migliore avvenire del 565° Battaglione, che trucsto Commissario sia trasfori10 od eliminato, perchè fino a quando ri– marrà al suo posto, il Partito, nel Battaglione, non polrà godere di alcun risultato efficiente». Prende la parola il comandante Menendez che dice: Com1>agni, essendo giunto di recente a quesla Brigata, posso dire ben poco. Innanzi tulio invio il mio saluto assicurando che forò l'impossibile per compiere e realizzare le consegne del Partito. Assicuro inoltre di focilitare la propaganda in tulle le unità elci Comando. ll.ifercndomi al 565° Batta– glione, posso dire che le consegne non potranno essere realizzate oggi stesso. Vi sono, in quella formazione, ancora molti clementi anticomunisti. Però il Commissario non deve stare al suo posto un giorno di più. Bisogna eli– minarlo. Non possiamo lollerarlo pcrchè costituisce un ostacolo per il no– stro lavoro. Riguardo al comandante, un tale Carrillo, è meglio (arlo tra– sforire. È un inetto, un incapace. Porta i gradi ma uon li merila. l\'la, perchè parlare di lui? Basti dire che è della C.N.T. ». Termina raccomandando l'azione clireIla ,1. « Prende In parola il tenente comandante la terza compagnia del 565" Ba1taglione: u La mia Compagnia va beue. Ho uu commissario nella Com– pagnia che è un buono a nulla. È un incapace. Passa il suo tempo dormendo. In cambio il Commissario del Da1taglione fa molto. Si muove sempre scor– tato da due uomini armati di Cucile. Con il bisogno di armi che si ha al fronte! Credo che per la realizzazione delle nostre consegne sia un osta– colo molto grande, per cui si impone la ueccssil:I di toglierlo di mezzo" ». 11 Relaziona il tenente José Pcris: " Considerato <1uauto già detto dai. compagni che mi hanno prcceclu10, posso dire ben poco. La mia Compagnia la,,ora molto. Lo stesso Capo della Brigata, nella sua ultima visita, si è ral– legrato rcgalnnclomi un apparecchio radio ... Riguardo al Commissario di Battaglione non posso dire molto. La linea del Battaglione è molto estesa e, quando viene, parla di au1i(ascismo e delle direllive governati,,e. Non fa mai politica cli 1>artito. Ma bisogna prendere uoa decisione" ». « Prende la parola A. Merino, capo di SlillO Maggiore, i! quale fa un riassunto della situazione, portando a couosccnza dell'assemblea alcuni dettagli. Espone un piano che bisogna eseguire ucl modo seguente: '' Primo: È rieces.sariointe,uificarc la propaganda. Secondo: Att.irore ,rnovi militm1ti. Terzo: Crea:.ione im.medic,to delle troike nelle Compagnie. Qua rio: Relll:.ione ropidissi11w sulla attività dei Comm1dm1ti. e dei Coinm.is– sari est.ranci al Partito. Quinto: Stmlio immediato della forma di trasferi- 584
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