Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962

- In quali condizioni l"CrA l'industria a Mosca? - La con1li:i:ione della nostra i.ndustria è semplicemente lerribile. Non abbiaiuo molto lavoro, ma anche quel poco gli operai non lo fanno. L'operaio non lavora, non può lavorare come dovrebbe perehè, noi l!IICMi lo ,·cdiamo, non abbiamo di che mao• giare. In quesli uhimi due o tre mCl!lipoi la crisi alimentare ti è ncutiuata tanto da c.sscre costreui a limitare ancora le già limi– tate razioni. Questo ha indiscutibilmente in• fluito sul morale degli operai e sulla produ– zione. L'operaio la,·ora ma non produce che 1'11 % circa. - Come intendete risolvere quCl!llo terri• bile ed urgente problema? - Un decreto-11rova è stato pubblicato in questi ultimi giorni. Attualmente un'officina che ha prodotto 100 percepisce un paga• mento in natura uguale a quello di un'altra officina che ha prodotto 50. Ora invece si YOrrebbc stabilire un maggiore incentivo e se un'officina produrrà 100 riceverà il pa· gamento in natura (i soldi sono così tanto disprezzati che nes5uno li vuole, eppoi ne occorrono cosi tanti per poter comperare qualche C058. che sono piunosto d·intralcio che di ausilio) per duecento. Con questo wez• 2;0 crediamo, se non proprio di Tisolvcre fa terribile crisi industriale che, ci sovras1a, almeno di migliorare di molto la situazione. - Ma perel1è mantenete sempre un'arma• ta così forte sollo le armi te avete CO!Ì grande bisogno di la,•oro e di la,·oratori? Lasciate andare i giovnni a coltivare la terra e ve– drete che il pane ncn mancherà. - E' impossibile. Sarebbe come un ,·oler dichiarare chiusa, terminata la rh•oluzione, mentre invece noi vogliamo andare fino in fondo, fino a che il comunismo sarà applicato au tutta la terra. - Pensate che tia coo1patibile che neUa Am1ala Rossa, la quale vuole portare la Tivoluzione in tutto il mondo, vi siano dei generali rhe sino agli ultimi giorni furono coi borghesi contro dj voi? - In realtà è una grande contraddizione che solo il bisogno ci ha fallo son·olare. Che ,·olcte, coi numreosi fronti di lotta sempre aperti, con più di sei anni di continue guer– re, non avevamo e non abbiamo ancora dei oomanda11ti abili. Ecco la ragione che ci ha indotti a ricliiamue alle armi i vcccl1i ge– nerali che aYevano servito sotto gli Zar. Ora però abbiamo creato delle scuole militari che jlrcsto daranno efficienti risultati e po– tremo anche a,·crc dei buoni comandanti 110$lri. - Pcrche non avete mantenuto cordiali relazioni con Machno? Egli rap11rescntu·a una forza e, come voi o più di. voi, vuole '3 ri,·oluzione e combatte perehè essa con– tinui e ai migliori. - Machno è un bandito, un uomo senza ideali che combatte cosi perehè questo è nel suo carattere e nel suo terupcramcnto, ma non !a seguire una strada e mantenersi ad un idea. Con questo non ,·oglio dire che sia un imbecille. Ani;i è molto intelligente ed astuto, sa approfittare di tutte le occa• sioni pur Jj arrh•are a raggiungere il suo scopo. In quanto alla forza, ò una cosa molto discutibile. Oramai non conia più che qualche migliaio d'uomini, eppoi la sua fe– rita, ricevuta in uno degli uhimi combatti• menti, ha spezzato anche la tua robusta 6- bra. Per noi è un uomo finito. 21 giugno 1921. L'istruzione militare è imparlila incomin• ciando dai ragaui. Giovanis.5imi ancora sono istruiti all'uso delle armi lauto per la di– fesa che per l'offesa. In princi1lio essa è im• Jlnrtita attrnvcl'30 esercizi gin11a~tici,poi, poco a poco, CSMsì fa sempre più chiaramente militare, seguendo una ferrea disciplina. I comunisti russi, unaniwamentc dicono che quel!lla è l'unica maniera 11tr .salvare la Russia, o per preparare In sua valida di- 519

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