Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962
zo 1872. Suo padre, il quale aveva partecipato attivamente alla Comune di Parigi, lo educò alla critica con– tro la Chiesa e contro l'autorità che da essa deriva. Si sa soltanto che, a sedici anni, andò a Londra e che, al suo rientro a Parigi, per otto anni (1889-1897) fre<1uen1ò attivamente le riunioni dell'Esercito della Sal– vezza. Il suo fondo mistico trovò, in quegli anni, nu appagamento non completo, giaechè, a mano a mano si va accorgendo che il cristianesimo, l'ideale esemplarmente propugnato dal leggendario Cristo, è soltanto un prinei1>io del quale non si tenta nep– pure Ja realizzazione. Egli pertanto, convinto « del trionfo finale della li– bertà, della coscienza individuale, dell'imparzialità, dell'amore e della libera intesa fra gli uomini suU'au• torità, Pincoscienza collettiva, l'odio, la violenza, le menzogne e lo sfrut– tamento di ogni sorta », continua nella ricerca di un approdo che lo soddisfi maggioremnte. Collaborò verso la 6ne del secolo ad alcuni giornali di tendenze paci– fiste, sino a quando, nel 1901, fon– derà la rivista L'Ere Nouvelle: in essa si ritrovano gli accenti di quel– l'anarchi.mio cristiano, di cui Tolstoi ( che fu anche collaboratore della ri– vista) fu ispiratore e propugnatore ad un tempo. L'influenza tolstoiana, la quale ben si era fusa con le sue precedenti esperienze pacifiste, non venne però accettata supinamente, in quanto, contemporaneamente o qua– si, l'Armand seguiva con attenzione di studioso <1ucl « comunismo prati– co» attuantesi attra,•erso la costitu• zione e formazione di nuclei asso– ciati - le Colonie comuniste - che, per l'Armand, rappresentavano ap- punto la pratica reaHzzazionc delJa idea di solidarietà tra gli uomini, al di fuori dell'autoritarismo imposto. Dal cristianesimo libertario ben presto, attraverso la elaborazione e re,•isioue delle posizioni primitive, l'Armand si affacciò così alla conce– zione dell'i.ndiviclualism.o anarchico, suggestionato dall'opera dello Stir– ner che, in quel torno di tempo, ,,e. niva editata dalla casa editrice Stock e dalla Uevue 81.cmche. Il suo indivi– dualismo, però, se parte influenzato dal p'ensiero del filosofo dell'Unico, giunge ad una completa, chiara ca– ratterizzazione attraverso il ripensa– mento di altri scrillori individualisti, come il Warren, lo Spooner, l'An• drews, il Tucker. Scrive infatti ]'al• teuto Ugo Fedeli che la concezione della vita dell'Arman<I « piuttosto deriva dall'armonizzazione, in una vasta sintesi, di pensiero stirneriano e di quello espresso dai vari espo• nenti nordamericani del pensiero li– bertario, alcuni dei quali precursori dello stesso Stirner ». I diversi periodici dell'Armand - H ors du trou.peau, Les Refractai• res, Par delà la mélée, L'En dehors, L'Unique - sono la testimonianza completa e chiara dello svolgimento evolutivo dell'individualismo anar• chico dell'Armand, che si preciserà, in forma diremo organica, nell'opera L'Iniziazione individualista anarchi– ca (1925), tradotta in italiano nel 1956. Sull'individualismo anarchico si sono dette tante grossolanità e castro– nerie che, in questa sede, non è il caso di confutare. Ci preme, però, stabilire la portata ed il valore del- 1' individualismo dell' Armand, il 5ll
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