Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962
(eriamo dire la verità. Ingannare i militanti è tradimento. Avere stabilito il concetto della responsabili1à è un do,•ere per quelli che, oltre che uomini, si definiscono anarchici. Nè possiamo ammettere di giusti6care gli errori del presente con quelli commessi nel passato. Siamo favorevoli al patto C.N.T. - U.G.T., ma con tutte le sufficienti garanzie rivoluzionarie che ora non ha. Non riconosciamo a questo patto il merito di chi ha contenuto la caduta del fronte dell'Est. Non meritano tale disconoscimento i compagni che dimostrano il loro eroismo nel fronteggiare e formare il nemico. La nostra entrata nel Fronte Popolare uon ha risolto nulla. Fu dovuta a sug– gerimento dei comunisti. Nè può essere considerata favorevolmente la nostra entrala nel governo, punto obbligato di una tappa di chi mendica il potere. Ciò non si domanda: O si raggiunge 1>erchèse ne possiede la forza, o ci si arriva per convenienza ... Per il nostro movimento l'etica non è un articolo di lusso, ma qualcosa di imprescindibile che ci distingue dagli altri seltori ... Bisogna recuperare la nostra immensa forza 18\'orando in seno alla nostra Organi::a:ione, considerando, come fatto circostanziale, quale in effe11iè, l'azione gO\'ernativa. Non dobbiamo dimenticare, sia pure per un solo istante, i nostri obiettivi rivoluzionari: il .Movimento l,iber• torio de\'e recuperare le sue forze. Ad esso tocca prendere le decisioni. Noi siamo un Comitato di un'organizzazione anarchica e sappiamo 6n dove giunge la nostra missione. Noi sottostiamo alle decisioni dei militanti e non siamo di quelli che dànno gli ordini ». Ma altra attrazione del Pleno Cu che tra la corrente fatalista del C.N. e la reazione sporadica del C.P. sorgesse una ter:.a /or:.a ben 1>iùdecisa ad abbandonare i bagagli filosofici. Era rappresentata da Horacio M. Prieto, di cui si dice\'8 che fosse l'eminenza grigia del segretario generale della C.N.T .. A giudicare dalle sua esposizioni, Horacio M. Prielo era riuscito a trarre tutte le conclusioni logiche del programma della F.A.I. approvato dal Pieno Nttcional de Hegionales del luglio 1937. Le lince generali delle sue tesi si pro1)0nevano di convertire la F.A.I. nel partito politico della C.N.T .. La F.A.l., inoltre, ,wrebbe do,•ulo assumersi tutta la responsabilità di ap1>ortare delle modifiche nella tattica e nei principii. L'organizzazione sindacale - scrisse Prieto in uno studio polemico pubblicato in seguito - non può avere altra linea che quella dell'inter– ventismo diretto e, se preferisce, ausiliario, perchè essa è una corporazione di classe con interessi ed aspirazioni unilaterali. Fare della C. .T. un corpo politico-sindacale pcrcl1è se si fa della politica un obiettivo costante inizia incoscientemente la sua decadenza. Se la C.N.T. ostenta la rappresentanza politica del Movimento Libertario, la F.A.T. dovrebbe (are di pili. Se il Movimento vuole distinguere lra la politica e la ragione di cla11e, la F.A.l. è quella che deve avere la direzione J)Olitica... ». Dopo i tempestosi diba11i1i so1>raggiunse la calma del lavoro delle ri• soluzioni. La discussione sul primo punto dell'ordine del giorno aveva oc– cupato dodici sessioni. Il C.N. fo appoggiato da tulle le delegazioni della C.N.T. e della ]uventudes Liberlarias, ad eccezione della C.N.T .. F.A.l., 505
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