Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962
<( Considerando le ultime circolari diramate dal C.P. della F.A.I. a quelli regionali, questo C.N. si vede costretto a trattare il problema orien– tativo dei militanti. Non è possibile seguitare per la strada intrapresa met– tendo cli fronte l'uno all'altro comitato, cercando di apparire più rivolu– zionari degli altri, perchè ciò si traduce in una divisione pericolosa per l'integrità ciel Movimento Libertario ... ». La lettera terminava im•itando il C.P. ad una riunione insieme con gli altri rappresentanti ciel Movimento Libertario. La riunione ebbe luogo il giorno dopo, e, considerata la rigidità dei due antagonisti, la F.1.J .L. dovette spiegare un'azione moderatrice. Alla fine deU'incontro si raggiunse un accordo secondo il quale: per evitare lo sfaldamento dell'unità del Mo– vime11to Libertario è conveniente che i Comitat"i si astengano dall'informare i propri aderenti dei conflitti esistenti. La soluzione fu quella di cercare di risolvere la questione in privato, mediante riunioni ristrette, per la de– terminazione di una linea d'attuazione omogenea. Si dette incarico alla Se– zione Politica del C.N. 1 composta da elementi delJe tre organizzazioni, di stabilire l'orientamento da seguire nei rispetlivi comitati. Considerando l'accordo, la F.A.I. dichiarò di « non accettare il con– trollo sulle nostre attività e posizioni, giacchè la nostra organizzazione è la sola idonea a poter dire ciò che è conveniente o sconveniente delle deci– sioni adottate dal C.P. ». E subordinava la propria partecipazione alla Se– zione Politica del C.N. solo se si fosse trattato di un organo veramente efficiente. Un nuovo incidente si verificò quando il Fronte Popolare Nazionale decise di appoggiare pubblicamente i 13 punti di Negrin. La F.A.I. si di– chiarò contraria e, con una circolare (la n. 13) espose le sue ragioni: « esi• gere da noi un'adesione incondizionata alla dichiarazione, quando non fummo consultati prima della sua diffusione da parte del governo, ci sembra una strana pretesa ... già è troppo che non protestiamo pubblica– mente contro la dichiarazione ». Nonostante tutto, per salvare la propria responsabilità, sottopose la decisione alPapprovazione dei Regionales dando tre giorni di tempo per la risposta telegrafica. La Catalogna rispose in termini vaghi. Gli altri Regionales dissentivano gli uni dagli iiltri. La Sezione Politiva <lel C.N. si incaricò della decisione. Una nota del C.P. del 27 maggio informa della riunione in cui ebbe termine l'incidente: <( Andammo alla riunione citata e ci incontrammo con tutte le delegazioni. rappresentate e che diCendevano la convenienza che il C.P. della F.A.I. non negasse la propria firma alla nota del Fronte Popolare Nazionale appoggiando i tredici punti ... Ma, considerata l'insisten:,,a delle delegazioni presenti, pur non condividendone le opinioni, e sal\'8ndo Je responsabilità della F.A.I., e senza pregiudizi di sollevare il problema quando lo si ritiene opportuno, dichiarammo di :firmare la nota ... >>, La nota fu pubblicata il l 9 maggio. L'ultimo paragrafo diceva: « Le filiali del Fronte Popolare banno, in questa nota del governo, una norma 502
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