Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962
composto di rappresentanti di que11toe delle organizzazioni sindacali, 1;10• nopolizzerà tutto. Lo Stato, padrone dell'esercito, dell'industria, dei municipi e di tutta l'economia, è sopratutto padrone della terra nazionalizzata cd i contadini sono, nei suoi confronti, dei semplici rcddituari. Persiste l'attività usuraia dello Stato attraverso i banchi di credito nazionalizzati. Di comune accordo, la C.N.T. e la U.G.T. 1 riservano allo Stato (su proposta del Consiglio Superiore dell'Economia) la facoltà di legiferare sulle Colletti1Jità. L'idea ancora più peregrina è quella di determinare quali coJleuività devono continuare la loro funzione e quali devono essere sciolte. Solo quelle in regola con la legge riceveranno aiuti dallo· Stato. Le due organizzazioni accettano l'esistenza del salariato e l'immora– lità della divisione per categorie. È il principio slakhaoovista: a maggiore e miglio,re produzione, maggiore retribuzi.one senza distinzione di sesso o di età. I Comitati di Controllo saranno eletti democraticamente dai lnora• tori, ma il Governo, attrnerso una legge, fisserà le attribuzioni dei control• lori che saranno controllati, a loro volta, da chi furono chiamati a controllare. Le due parti contraenti propugnavano di incorporare nella legislazione allora vigente le conquiste realizzate dal proletariato e di eliminare, dalla legge stessa, le parti contrastanti con tali conquiste. Ma siccome, fonda– meotalmeote nulla o poco si è conquistato, rimane poco da aggiungere o da sottrarre alla legge sociale. E per finire, vi sono aspetti politici mediati ed immediati. Per i primi, la C.N.T. avanza offerte illimitate. Riduce la sua ferma incompatibilità con lo Stato ad una semplice espressione di forma di governo. Fa solo, è vero, eccezione per Ja forza totalitaria dello Stato, ma dimentica la lezione che tutti i governi nascondono, sotto il mantello, il bastone totalitario. La C.N.T. opta per una vera democrazia sociale cioè per una Repubblica So– cialista Democratica e Federale, dichiarazione superflua che fa capire che « aprire un nuovo periodo costituente » significa intervenire apertamente nelle competizioni elettorali, abdicazione pura e semplice del suo passato politico. La C.N.T., insomma, lega il proletariato al carro dello Stato spagnolo. Infine, la C.N.T. non maschera l'intenzione di parlecipare all'attuale governo e pone la rivendicazione anche per quelli che si lonneranno in futuro•. Le frasi di elogio con le quali un vecchio socialista come Luis Ara– quistain salutò il patto sono il miglior epitaffio: ~ Si è radicalizzato il Partito Socialista, come è pro\'8to dal progetto • Resta beo chiaro che il proposito fonJa1J1cntale deUa C.N.T. 1 in quest'accordo, era quello di aprini uo varco veno il 30.-erno. Si notl il comportamento della U.C.T. a 1ale riguardo. 491
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