Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962

considerare alcuna soluzione sociale, ancl1e la più piccola e più parziale, dato che si presenta un problema complesso cd unico: la c1uestione sociale. Questo problema sociale può così caratterizzarsi: la liberazione della classe operaia e di tulle le classi dei la,•oratori, degli sfruttali e degli 01>· pressi socialmente cd economicamente, a mezzo dcJla distruzione del vi– gente sistema sociale con le sue classi ed i suoi confliui di classe; rimpiaz– zandolo con una societi, nuo\'a, sociclà senza classe, nella quale libertà, benessere, dignità cli tutti gli esseri umani saranno il dirillo e la rcahì1, nella quale non si permcltcrà ad una cerla classe, ad un certo partito nascosto dietro lo Stato, di trarre profìllo di <1ucs111 libertà e di <1ucsto benessere. Nella società contemporanea si 1>uÒ,molto approssimativamente ma in fondo· incontcs1:tbilrnen1e, r>orre da una parte le classi e le categorie privilegiate le <1uali vil'Ono dello sfruttamento utilizzando il polere, dal• l'altra parie <1uclli che sono sfruttati cd oppressi anche in forma molto indirella. In questa ultima categoria ( degli sfrullati e degli oppressi) cia– scuna classe, ciascun aggruppamenlo 1>ossiede i propri interessi e le proprie specifiche 1>ar1icolari1i1: prende a,lunque dei posi i differenti ed adempie a differenti funzioni. Di conseguenza, il suo impegno e In sua partecipa– zione alla lolla - lolla per risolvere la questione sociale - sono diversi, anche se orientali l'erso il medesimo scor>o. Il proletariato, per le sue spe– cifiche par1ieolari1à (salariati, non proprietari, esperienza collettiva, lolla sindacale, prima vi11ima di ogni recessione economica) si pone al primo posto in questa prospellivn; soprallullo il proletariato di cillà, concen– trato nelle officine. nelle miniere, nelle grandi e piccole imprese. La ne– cessità di una lotla comune, la coscienza d'una sorte comune, i bisogni di mutuo appoggio spingono, anche se in maniera piÌI lenta gli operai sper– duti nei campi e nelle campagne. nei piccoli <1teliers industriali ed arti– giani, verso una analogi, presa di coscienza. La coscienza e la comha11i, 1 ità dipendono dall'esperienza, dall'educazione, dalle tradizioni, ma anche dalle condizioni economiche: per un 01><'raio « il quale possiede come capitale la sola forza muscolare))' un misero tetto, che giunge a stento a nutrire i figli, è 1>ill facile « scendere in piazza ll, rischiare tutto, perchè il « tutto >> non rappresenta gran cosa. I hisogni e gli interessi economici c materiali da una par.te , le idee. l'istinto profondo di solidarietà, di giustizia e di libertà dall'altra, sono pertanto i due motori, i due potenti fat1ori di questa lotta. Se il primo (attore è essenziale, il secondo non 1>uò essere dal'l'ero dimenticalo. Gli anarco-comunisti, una \'Olta ahballuta la putridn società, una l'Olta rinno– ,,ate le basi economiche e sociali di <1ues1a società abbattuta, si oppor– ranno all'impiego della dillalura. dei pril'ilegi, di lullo quanto può con– durre nuo,,amente verso una ineguaglianza economica e sociale, verso una nuova società di classe. t qui che si pone il nosl.ro rifiuto ciel ,,ot.ere e della dittatura, come pure la nostre, <1cceltt1:ione vrovvisori<1 della piccoill proprietlÌ agri.cola, artigiat1ale ed immobiliare. a condizione fhe <111estapro1>rieti1 sia utilizzata 469

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