Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962
nista anarchico ciò che è essenziale è la sua attitudine nella lotta, la sua fodeltà all'ideale, il suo amore della libertà, la sua etica. 1 comunisti– anarchici non ritengono affatto di possedere essi sohanto il privilegio e l'esclusività deJla verità, nè che gli altri individui 1>crdono le loro qualità umane, i loro diritti di ,,ivcre secondo proprie idee, inlercssi cd abitudini, se essi non sono anarchici. L'origine di classe, l'appartenenza ad una classe, senza avere pertanto un carattere esclusivo ed assoluto, giocano un grande ruolo nell'uno o nel– l'altro senso sulla personalità umana, soprattutto sulla fcnuczza, sulla per– severanza e sulla combattività. Ciò che è vero per tutti gli esseri umani è ancora più vero 1>er i comunisti-anarchici per il fatto stesso della loro lotta sulla base di classe e per le difficoltà e le peripezie di <1uesta lotta. Al di fuori dell'origine sociale, un certo numero di fattori formano anche la personalità: la 1>rofessionc, l'ambiente sociale, il temperamento, il senso critico. Occorre prendere la personalità umana nella sua totalità nel suo di– namismo e nella sua complessità. Ci sembra una semplificazione pericolosa dare importanza esagerala all'appartenenza ad una classe proclamata rivo– luzionaria, cosciente ... o ad un'altra classe proclamata anche sommaria– mente reazionaria e retrograda. La nozione e le frontiere delle classi, Ja loro intcr1>retazione, la loro reciproca influenza, la loro complessità richie– dono d'altronde uno studio a parte. In attesa, dillidiamo dalle s:chematiz– zazioni e diamo una importanza relativa alla classe. La nostra attitudine, di fronte agli ùaeUettuali, è la stessa. Senza dubbio, le <1ualità e le posizioni di un intellelluale lo spingono pili (acil– meutc verso l'ambizione, verso il mercato con i « padroni del giorno » i quali cercano di impiegarlo e di appoggiarsi su di esso 1>erconsolidare il potere. Non v'è dubbio che per un intellettuale occorra più carallcrc, più forza e più chiaroveggenza per comprendere sia la vera strullura della so– cietà attuale, sia le strade che conducono verso la rivoluzione sociale. Inoltre, gli intellettuali perdono ruolto tempo in tentennamenti, in critiche e controcritiche e manca loro la fiducia in se stessi e negli altri. Ma una volta che si sia percorso <111cstocammino e che l'intcllc11uale si sia con– vinto, questi 1>uòessere sicuro, utile e fodele alla causa tanto quanto un comunista anarchico. La sua origine di classe non deve ipotecare la sua attività sociale. A fianco dell'elet1ricis1a, Enrico Malatesta, troviamo l'ex 1>ri11cipe Kropotkin, l'operaio tipografo e l'ex proletario agricolo Prou– dhon, clc .. Ed al contrario, <ruanti figli di contadini, di 01>erai, di vecchi artigiuni sono neHa polizia, nel clero, tnt i militari di professione. CONCLUSIONIO:: Le classi, la divisione in classi sociali sono raui caralteristici cd incon– testabili nella società alluale ed in tutti i sistemi sociali. attuali. Al di foori di questo ratto storico, reale ed im1>0rtan1e, è im1>0ssibilc 468
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